di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Crisi Comunale, il consigliere di Forza Italia Vincenzo Ridolfi replica a stretto giro di posta al diktat dei responsabili degli azzurri avezzanesi, Giffi e Sorgi. Ridolfi analizza il rapporto con Forza Italia, quello del suo partito col Sindaco e con vecchi e nuovi compagni di maggioranza e poi la prspettiva per questa amministrazione.
Il quadro che delinea, però, non è confortante. Un partito che starebbe subendo le decisioni del sindaco dopo esserne stato il principale sostenitore; rapporti e legami storici dello stesso sindaco, e anche nel partito, che si vanno rompendo drammaticamente; due partiti, ex nemici in campagna elettorale, che sono divenute le prime due forze della giunta ribaltando, oggettivamente, i rapporti ottenendo deleghe pesanti e ruoli centrali. Insomma, per dirla con il Vangelo “Beati gli ultimi…”.
Questo il documento integrale inviatoci dal consigliere comunale Ridolfi:
«Gentile Corrispondente, da giorni vengo associato a coloro che non vedono di buon occhio la nuova giunta comunale. Confermo. Addirittura il coordinatore di F.I., Giffi, mi assicura a mezzo stampa che, al momento giusto, il Partito si ricorderà di me, costringendomi ad una serie di scongiuri non preventivati. Chiarisco subito che la rassicurazione del segretario è del tutto fuorviante perché non subordino mai il mio impegno politico all’interesse personale. La politica mi appassiona, è vero, ma ho imparato a mie spese che le aspirazioni personali non si realizzano con il solo voto degli elettori. Ricordo, inoltre, a qualche smemorato, che il sottoscritto fu tra i primi a convincere il consigliere regionale Iampieri ed altri maggiorenti di F.I. a sostenere la candidatura De Angelis. Intuizione che rivendico e che mi autorizza anche al dissenso su alcune recenti decisioni.
Svilupperò, quindi, il mio ragionamento lungo 3 direttrici. La prima relativa al Partito, alle sue dinamiche interne, alle decisioni della leadership; la seconda relativa al sindaco, alle sue scelte più recenti; la terza relativa al nuovo quadro politico, ai rapporti di forza nel centro-dx in previsione delle prossime elezioni regionali.
Si concorderà sul fatto che F.I. abbia contribuito alla elezione di De Angelis non solo con i voti della sua lista ma anche con il supporto della sua struttura di partito. Non si dimentichi, però, che lo stesso partito accettò il sacrificio imposto da De Angelis, di presentarsi agli elettori senza il simbolo ufficiale, nella poco condivisa convinzione che un più generico civismo avrebbe intercettato il consenso più facilmente. Questo errore ha fatto perdere consenso al Partito, disorientando i suoi elettori e favorendo (non so quanto involontariamente) una diaspora di iscritti e simpatizzanti. F.I., nonostante tutto, negli ultimi mesi è stata l’alleato più affidabile di Gabriele De Angelis, lo ha supportato nelle decisioni e nelle strategie, salvo poi essere chiamata a subire decisioni preconfezionate e a pagare per intero un conto troppo salato. La critica è proprio quella di non aver voluto difendere la lista , di non aver scelto il nostro assessore tra coloro che si sono candidati, cedendo ad una logica ricattatoria che mortifica molti Forzisti della prima ora e impone scelte drastiche, lontane dalla logica rozza e offensiva del “Do ut des”. Come noto l’”anatra zoppa” ha imposto al vincitore scelte impreviste predisponendolo a più di un errore. Il primo errore è stato quello di non preparare adeguatamente la sua componente civica alla svolta di centro-dx. Limitandosi a chiedere ai consiglieri un mandato fiduciario totale in vista delle trattative con UDC e Lega, il sindaco non si è accorto che stava incrinando i suoi rapporti più solidi.
La estromissione di Emilio Cipollone, per esempio, fatta passare per un fatto quasi naturale, in realtà ha umiliato un alleato della prima ora. Cipollone, in quanto consigliere eletto, doveva restare in giunta perché non vi è ragion politica al mondo che autorizzi a calpestare il voto democraticamente espresso dai cittadini! Inoltre l’imposizione di alcuni assessori personali (sono entrati anch’essi in F.I.?) non è stata una mossa abile perché ha isolato il sindaco e cosa più grave ha fatto svanire quei suoi caratteri di novità di metodo e di idee che in fondo avevano determinato la sua elezione. In questo quadro anche il suo ingresso in Forza Italia potrebbe essere stato un errore perché è avvenuto senza un confronto preventivo (la casa era già abitata) e soprattutto perché è apparso molto forzato nei tempi ed anche nella forma. Trattasi, infatti, di ingresso per acclamazione che di per sé non sembra preludere a un futuro tranquillo. Ghandi diceva: “…cosi muore la democrazia, sotto gli applausi scroscianti”.
Infine una riflessione sul nuovo quadro politico. Chi è il vincitore? Sicuramente il primo vincitore è l’UDC che con un colpo solo riesce a riposizionarsi dalla parte di chi governa e a valorizzare tutto il quadro dirigente in vista delle prossime elezioni regionali. Un altro vincitore è l’amico Leonardo Casciere che guadagna posizione e deleghe importanti per far crescere ulteriormente il suo consenso personale. Le deleghe appunto: quelle più importanti sono in mano ai due nuovi alleati. Come sarà il futuro? Ritengo che l’anatra zoppa oltre che favorire l’allargamento della maggioranza spinga verso la rimodulazione dell’assetto del consiglio comunale, con una disgregazione dei gruppi originari e la nascita di nuovi soggetti politici. La nascita di un’area civica ben definita e rappresentata in Consiglio ed in Giunta potrebbe bilanciare la componente di centro dx, restituendo un equilibrio politico che metterebbe il sindaco in condizione di proseguire il mandato ed attuare il programma che i cittadini hanno votato. Per fare ciò serve qualche passo indietro da parte di tutti. Credo che l’amico Sindaco avrà un bel da fare ma per lui che dice di non aver fatto mai politica, in fondo, sarà come tornare in… palestra per perdere un po’ di peso. Grazie per l’ospitalità».
Riassumendo. Ridolfi saluta la Forza Italia del nuovo Centralismo Democratico, si appresta, se non abbiamo capito male, ad andare verso l’area civica e, di conseguenza, con quella più critica nei confronti di un sindaco che è tutto proiettato a sistemare i rapporti politici nel centrodestra in vista delle Regionali e di possibili candidature a lui molto vicine. In tutto questo il “bene della città” è andato tranquillamente e senza dolore alcuno a farsi… benedire.
Come poteva non farsi sentire l’area “Giap? “L’Angolo dei Samurai” regala a tutti noi la solita notazione riassuntiva della giornata e in questo caso della settimana. Una frase di Winston Churchill, quanto mai attuale oggi: «Il politico diventa uomo di stato quando inizia a pensare alle prossime generazioni invece che alle prossime elezioni».