AVEZZANO – Sulla questione AGIR interviene anche il Consigliere comunale Francesco Eligi del Movimento 5 Stelle. Anche per lui i conti non tornano e invoca chiarezza e fatti, soprattutto dagli esponenti della Lega che, in amministrazioni di centro destra, appoggiano, come nel caso di Avezzano, un sindaco di Forza Italia. Per dimostrare di essere diversi, occorre… essere diversi e assumersi anche la responsabilità di essere coerenti.
Di seguito la nota integrale di Francesco Eligi giunta in redazione.
«La questione politica più rilevante degli ultimi giorni per la popolazione abruzzese, assieme al “balletto” del Senatore/Governatore D’Alfonso per non lasciare una delle due poltrone, è stato il rinnovo politico del CDA AGIR (ente regionale di gestione dei rifiuti), e quindi ancora di poltrone si tratta.
Nelle nomine di questo nuovo CDA, composto da 7 membri, figura il Sindaco De Angelis a cui faccio i migliori auguri per la fresca nomina, ma al contempo si è consumato un piccolo giallo, e cioè il fatto che, essendo i Comuni abruzzesi condotti maggiormente da liste di CSX, è saltata subito agli occhi l’incongruità tra i 4 posti in Consiglio del PD ed i 3 di Forza Italia, il tutto figlio di un probabile accordo a tavolino.
Infatti a non “toccar palla” si sono trovati i pochi e veri Comuni amministrati da civici, e quelli amministrati dai sindaci neo-leghisti.
Proprio la Lega, col suo rappresentante regionale Bellachioma, parla di “inciucio” ed “ammucchiata”.
I leghisti non hanno digerito per nulla l’operato di Forza Italia e di essere stati lasciati all’angolo, e proprio col partito di Berlusconi sarebbero/saranno insieme per le Elezioni Regionali.
Ma alle parole dei leghisti, per non essere solo “guaiti lanciati alla Luna”, seguano i fatti!
Se realmente si sentono differenti da PD e Forza Italia, come fin troppo spesso affermano senza darne dimostrazione, decidano ora e subito di andare da soli ad elezioni come fa il Movimento 5 Stelle da sempre, e, come nel caso dell’avv. Casciere per Avezzano, lascino le maggioranze e tolgano il sostegno a chi trova normale attuare “la politica dei due forni” ogni qual volta ci sia convenienza.
Che Pd e Forza Italia siano di fatto la stessa cosa, il Movimento 5 Stelle lo dice da anni, e quello che sta accadendo in questi giorni in Abruzzo non discosta da accordi, vedi Patto del Nazzareno, già in essere a livello nazionale».