di Claudio Di Giuseppe
Avezzano – E’ passato un anno e poco più dall’uscita di “Pane e polvere” di Gianluca Salustri. E dopo un anno, le tematiche sociali esposte nel libro, che lo hanno portato a vincere il festival letterario Controsenso, rimangono vivi nella storia del territorio. Infatti, l’autore profondamente radicato nella Marsica, narra attraverso aneddoti e interviste le vite dei minatori e degli scavatori marsicani, per lo più di Capistrello. Una storia lunghissima, che si apre con Torlonia ed il rifacimento dei cunicoli di Claudio fino ai giorni nostri. E’ ormai storia della cittadina di Capistrello in sé l’arte minatoria, dove molti abitanti si occupano da oltre un secolo di entrare nelle viscere delle montagne e compiere opere importanti per una nazione intera (purtroppo troppo spesso non riuscendo poi a tornare). Dunque dalle opere di Torlonia, fino al traforo del Gran Sasso e l’Alta velocità, tutto è narrato da interviste e ricostruzioni dei protagonisti, di quegli uomini che entravano in un tunnel oscuro per aiutare il progresso. La nuova presentazione del libro, con l’intervento dell’autore Gianluca Salustri insieme a Mauro Antonini, si terrà il 10 agosto presso il Caffè La Terrazza in Canistro Inferiore alle 18:00.