di Americo Tangredi
SCURCOLA MARSICANA – Nel pomeriggio di domenica 2 settembre all’interno della sala consiliare, si è svolto il convegno “Salvatore dell’Arte” dedicato alla memoria del generale divisione arma dei carabinieri Roberto Conforti. Hanno partecipato a questa interessante manifestazione i familiari del compianto generale, autorità civili, militari e religiose, illustri relatori e una nutrita rappresentanza cittadina.
Il convegno è iniziato con il saluto del sindaco di Scurcola Marsicana Maria Olimpia Morgante che, oltre a ringraziare gli ospiti, ricorda il suo personale incontro con il generale. «Vi voglio ringraziare – ha detto il Sindaco di Scurcola – per essere qui oggi numerosi. Io ho avuto la fortuna di conoscere il generale Conforti nel lontano 1999 quando venne riconsegnata la statua romana acefala del III secolo a. C che ci era stata trafugata. Al generale gli venne consegnata la medaglia d’oro per la cultura. Rimase davvero colpito dalla bellezza del nostro paese e soprattutto della chiesa della Santissima Trinità di cui ne favorì il suo restauro». Nel saluto del presidente del consiglio regionale d’Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio c’è il forte ricordo del lavoro del generale per lo smantellare del sistema criminale che perseguita il nostro patrimonio culturale.
Il primo intervento è stato del professor Francesco Sisinni una delle personalità fondamentali del patrimonio storico-artistico italiano e figura principale della creazione dell’attuale Ministero dei Beni Culturali. Nel ricordo del generale, ne sottolinea sia l’aspetto umano e sia quello professionale. «Noi siamo qui – ricorda il professore Sisinni – per onorare l’uomo che continua ad essere con noi tramite i suoi insegnamenti. Nel lavoro del generale Conforti il bene culturale era l’istanza tra corpo e spirito e proprio su questa passione che abbiamo ideato un catalogo delle opere d’arte trafugate».
L’intervento telefonico del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi ricorda di esser professionalmente molto grato al lavoro del generale Conforti e dei carabinieri. «Io sono stato molto spesso – ha dichiarato Sgarbi – al fianco dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di piazza Sant’Ignazio di Roma nel visionare le opere d’arte recuperate. Con il generale mi lega ancora un profondo legame d’amicizia».