AVEZZANO – È in agenda per venerdì 21 settembre, in Piazza Risorgimento, una tavola rotonda per trattare i tempi legati alla mobilità sostenibile.
In attesa dell’inaugurazione della nuova pista ciclabile che attraversa le vie del centro, il Comune di Avezzano, con l’assessorato all’Ambiente, ha aderito alla Settimana Europea della Mobilità.
A partire dal 2002, anno della prima edizione, l’impatto è cresciuto costantemente sia in Europa che nel resto del mondo. Nel 2017, la campagna ha raggiunto il record di partecipazione: 2.526 paesi e città di 50 diverse nazioni hanno organizzato delle attività durante la settimana.
Ogni anno l’evento si concentra su un argomento relativo alla mobilità sostenibile. Il tema del 2018 è la ‘multimodalità’. La multimodalità promuove l’uso e la combinazione di diversi mezzi di trasporto per i viaggi urbani, sia per i passeggeri, che per le merci. Combinare diverse modalità di trasporto significa massimizzare i benefici per i passeggeri (costi, rapidità, flessibilità, comfort, affidabilità) e ha benefici anche per la collettività (riduzione dell’inquinamento e della congestione, miglioramento della qualità della vita e della salute).
Interverranno: Gabriele De Angelis, sindaco di Avezzano; Crescenzo Presutti, assessore all’Ambiente; Dario Raglione, Comitato Mobilità Sostenibile Marsicana (che farà anche da moderatore), Alessandro Tursi, progettista pista ciclabile Avezzano, vice presidente ECF (European Cyclists’ Federation), Luca Persia, direttore CTL (Centro di Ricerca per il Trasporto e la Logistica), Università La Sapienza, Antonello Santilli, Wwf Abruzzo Montano. Effettivamente la mixmobility se organizzata in maniera corretta e partecipativa dà dei buoni risultati applicando un mix di trasporto fatto soprattutto con l’ausilio di servizi di cui al momento la città di Avezzano è sprovvista.
Quindi, ci sembra alquanto improbabile, oggi, poter parlare di mobilità sostenibile racchiusa in soltanto 1,5 km di pseudo pista ciclabile che ha incroci ogni 100mt. In una città giardino studiata sul piano regolatore dell’ingegner Sebastiano Bultrini del 1916, forse sarebbe meglio pensare prima ai servizi da affiancare e poi casomai parlare di mobilità sostenibile. Sempre che il tempo nella nostra città ci assista.
G.P.