• Pubblicità
  • Contatti
lunedì, 12 Maggio 2025
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Marsica-Web | il giornale online
Pubblicità
ANNUNCIO PUBBLICITARIO
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
    • Regione Abruzzo
  • Salute
  • Sport
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
    • Regione Abruzzo
  • Salute
  • Sport
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Marsica-Web | il giornale online
Home Attualità

18 SETTEMBRE 1938 – 18 SETTEMBRE 2018: 80 ANNI DALL’ANNUNCIO DELLE LEGGI RAZZIALI IN ITALIA

Redazione di Redazione
20 Settembre 2018
in Attualità
A A
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su WhatsAppCondividi su Telegram

di Americo Tangredi

MAGLIANO DEI MARSI – Era una tiepida mattina di fine estate quella che si presentava nella Trieste di 80 anni fa. La città si apprestava a ricevere con grande fermento l’arrivo del duce Benito Mussolini – che rimase in città per tre giorni- e quindi era abbellita da mille bandiere tricolori e simboli del regime.

Leggi anche

MICROCHIPPATURA A PESCINA PER LA GIORNATA ANAGRAFE CANINA

A LUCO DEI MARSI INAUGURAZIONE DEL NUOVO CENTRO GIOVANILE PARROCCHIALE

“In mare è uno specchio – scrive nel suo diario Galeazzo Ciano, genero del duce e ministro degli affari esteri- e il cielo d’un azzurro incontaminato. Trieste accoglie il duce in un tripudio di sole, bandiere e dedizione”. Su quel palco, montano in una delle piazze più grandi e belle d’Europa – piazza dell’Unità d’Italia- andò in scena una delle pagine più ignobili della nostra storia. Il duce, con il suo acuto accento, annunciò che da quel momento si sarebbero presi provvedimenti contro gli italiani di religione ebraica. Scelse proprio il 18 settembre perché in quel periodo si celebrava il ventennale della vittoria della Grande Guerra.

Disse Mussolini in quel discorso: «L’ebraismo mondiale è stato durante i sedici anni – per sedici anni il duce intende gli anni dell’era fascista- malgrado la nostra politica, un nemico inconciliabile del partito. Tuttavia, gli ebrei di cittadinanza italiana, i quali abbiano indiscutibilmente meriti civili e militari nei confronti dell’Italia e del regime troveranno compassione». Di colpo, l’italiano di religione ebraica divenne un nemico inconciliabile da emarginare e perseguitare con ogni forma di violenza fisica, psicologica e verbale.

LA DIFESA DELLA RAZZALe leggi razziali promulgate in Italia erano, incredibilmente, più severe di quelle emanate a Norimberga nel 1935: e vedevano una netta divisione tra “razza italiana” e “razza ebraica”. Per la legislazione fascista erano di “razza ebraica”; figli di padri ignoti e madre ebrea, di entrambi i genitori di religione ebraica oppure uno dei due genitori. Per il regime non esistevano, come in Germania, i Mischling ovvero ariani che avevano discendenze ebraiche che venivano in qualche modo tollerati anche all’interno dell’esercito. Se eri un italiano ma di religione ebraica non potevi prestare il servizio militare, avere nella tua azienda dipendenti italiani, contrarre matrimonio con un non ebreo, insegnare a scuole di ogni ordine e grado e avere una persecuzione che riguardava anche il campo patrimoniale.

Nel discorso di Mussolini, riportato poco fa, si legge che non venivano perseguitati gli ebrei che avevano meriti civili e militari: erano quelli che avevano prestato servizio durante la Grande Guerra e questo fu una vera e propria beffa. In pochi sanno che tra le fila del partito fascista c’erano molti ebrei, come il saggista e noto imprenditore dell’epoca Ettore Ovazza che venne allontanato dopo il ’38. In parte saranno anche le leggi razziale a far strizzare l’occhio nazista verso l’Italia un corteggiamento che si concluse con il patto d’acciaio firmato a Berlino il 22 maggio del 1939. Sappiamo poi cosa successe all’ebreo italiano.

Dopo l’8 settembre del 1943, quando l’Italia venne invasa dalle truppe del Reich, molti ebrei che riuscirono a fuggire dalle città si rifugiarono nella nostra Marsica in cerca di salvezza. Pensiamo al caso della famiglia Orvieto-Pacifici ospitata nella canonica della chiesa di San Pietro in Alto la Terra – frazione di Tagliacozzo- ospitata dal Venerabile e giusto tra le nazioni don Gaetano Tantalo che trovarono salvezza e protezione fino alla conclusione del secondo conflitto mondiale.

Tags: AbruzzoAvezzanoDuceEdreiL'AquilaLeggi RazzialiMaglianoMarsicaMussoliniNazistirazzismoSavoaiScurcolaSecodna Guerra MondialestoriaTagliacozzoTerzo ReichVittorio Emanuele III
Redazione

Redazione

La redazione di MarsicaWeb mette l’informazione libera al primo posto, senza alcun compromesso.

Leggi anche

BORSE DI STUDIO IN MEMORIA DELL’AVVOCATO MILO, A LAVORO PER REALIZZARE IL PROGETTO

BORSE DI STUDIO IN MEMORIA DELL’AVVOCATO MILO, A LAVORO PER REALIZZARE IL PROGETTO

9 Maggio 2025
NICOLAS MARTELLONE DEL LICEO SCIENTIFICO “VITRUVIO” VINCE IL 3° PREMIO AL “PREMIO INTERNAZIONALE IGNAZIO SILONE” E CINQUE ALUNNI SI QUALIFICANO ALLA FASE REGIONALE DEI CAMPIONATI DI FISICA

LICEO “VITRUVIO”: PIOGGIA DI RICONOSCIMENTI AL X “CERTAMEN DANTESCO INTERREGIONALE – PREMIO CELOMMI”

9 Maggio 2025
Articolo successivo

EDILIZIA SCOLASTICA. ALTRI 57 MILIONI EPR LE SCUOLE ABRUZZESI. NELLA MARSICA 400MILA EURO A SAN BENEDETTO

ANNUNCIO PUBBLICITARIO
ANNUNCIO PUBBLICITARIO
  • Pubblicità
  • Normativa fact-checking e deontologia
  • Privacy Policy
  • Contatti
Scrivici: redazione@marsica-web.it

© 2023 Marsica Editoriale Srls | P.Iva 02049450667 | Reg. Tribunale di Avezzano 93/2018 | Direttore Responsabile: Germanico Patrelli

Bentornato!

Accedi al tuo account

Password Dimenticata?

Recuperare la password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo e-mail per reimpostare la password.

Accedi

Add New Playlist

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Salute
  • Sport

© 2023 Marsica Editoriale Srls | P.Iva 02049450667 | Reg. Tribunale di Avezzano 93/2018 | Direttore Responsabile: Germanico Patrelli