di Roberta Placida
AVEZZANO – Marco Boni, 14 anni, di Avezzano. Studente della classe 1^ B del Liceo Scientifico “M. Vitruvio P.”. Ragazzo pulito, solare, entusiasta della vita e molto aperto verso gli altri. Un ragazzo umile, ma determinato a raggiungere i suoi obiettivi anche a costo di sacrifici. Un ragazzo con una passione che lo ha portato da piccolissimo al successo: il canto. Una voce che ha conquistato pubblico e giurie tecniche, una voce che rappresenterà l’Italia al prossimo Junior Eurovision Song Contest, un concorso internazionale che si terrà a Minsk in Bielorussia i prossimi 27,28,29 Novembre. Lo Junior Eurovision è l’edizione per giovanissimi dell’Eurovision Song Contest riservato, inveve, ai “big” vincitori di concorsi nazionali tipo il nostro “Sanremo”. Lo abbiamo intervistato per conoscerlo un po’ meglio.
D.Come hai scoperto questo tuo talento?
R. «Mia cugina, Laura Fantauzzo, studia canto e danza. Sono andato a vedere un suo saggio di danza e mi sono appassionato all’arte della danza. Successivamente Laura ha fatto un saggio di canto e ho voluto provare anche il canto. Mi sono appassionato e ho capito che il canto mi rappresenta di più. Lo sento più mio rispetto alla danza e ho scelto solo il canto. Credo sia la mia strada. Ormai sono 6 anni che studio canto e da 3 ho iniziato lo studio del pianoforte».
D.Dove hai iniziato a studiare?
R. «Ho iniziato presso la “Scuola Musicomania” di Avezzano con la maestra Francesca Polidori. Poi ho avuto l’esigenza di conoscere più generi musicali e ora studio con Arianna Maceroni. Studio pianoforte con la maestra Tiziana Buttari. Un week end al mese frequento l’accademia “Spettacolo Italia” a Roma di Fulvio Tomaino e Massimo Calabrese che è stato produttore di Giorgia e Marco Mengoni. In questa accademia studio tutte le sfumature della musica, le tecnologie musicali e la scrittura delle canzoni: infatti ho già scritto due inediti».
D.Raccontaci il tuo percorso artistico e i concorsi affrontati fino ad ora.
R. «6 anni fa, appena iniziai a cantare, ho partecipato al mio primo concorso nazionale che si chiamava “Caramanico” e sono arrivato primo assoluto. Ho partecipato a molti altri concorsi, circa 300 e ho ottenuto in quasi tutti buoni risultati fino a che ho fatto dei provini per “Ti lascio una canzone” nel 2015, l’VIII edizione: i provini sono stati difficilissimi. Arrivare fino alla fine dei provini per me già era un traguardo importante, ma alla fine mi hanno comunicato che ero dentro al programma “Ti lascio una canzone”. È nata la prima esperienza importante. Ho conosciuto tanti amici con cui ancora mi sento. È la stata la mia prima esperienza televisiva e da lì ho capito che la televisione mi appassiona tanto quanto i live. Ho partecipato nel 2017 a “Prodigi. La musica è vita” che era un programma a cura dell’UNICEF che andava in onda in prima serata. Eravamo 3 prodigi per ogni categoria: canto, danza, e musica. Io ho passato la prima fase, poi, una giuria composta da 100 elementi del conservatorio più importante di Roma ha votato il vincitore e il vincitore… ero io! È stata una emozione stupenda, è stata la giornata più bella della mia vita perché non me lo aspettavo. Gli altri erano tutti dei prodigi».
D.Come vivi il tuo successo.
R. «È una cosa strana, perché io non me le aspetto tutte queste cose che accadono una dopo l’altra. Io semplicemente canto quello che sento e ora, scrivendo le canzoni, posso cantare, con le mie capacità vocali, al 100% quello che penso e quello che ho dentro e io semplicemente canto e poi i risultati vengono da soli. Sono un ragazzino come gli altri, però poi succedono queste “scintille” ed è bellissimo».
D. Come va la scuola?
R. «Fino all’anno scorso alle scuole medie avevo ottimi voti. Quest’anno, al Liceo Scientifico, l’inizio non è stato il massimo, ma piano piano sto recuperando e spero di recuperare i voti non bellissimi che ho preso».
D.Come vivono i tuoi compagni il fatto di avere vicino un ragazzo di successo?
R. «Sono sempre molto carini con me e gioiscono dei miei successi. Per esempio, qualche settimana fa sono stato contattato da una youtuber che chiedeva ai fans di fare un video mentre facevamo qualcosa che ci rappresenta e io ho fatto un video mentre canto. Ho vinto il concorso e molti miei amici sono stati contentissimi. Partecipano ai miei successi: quando vado ai concorsi mi accompagna Giorgio che è un mio amico e compagno di classe sin dalle elementari. Anche con i nuovi compagni conosciuti quest’anno vado d’accordo: sono tutti simpaticissimi e buoni e mi aiutano con i compiti quando sono assente».
D.Parliamo di questo importantissimo traguardo: la tua partecipazione allo “Junior Eurovision Song Contest”.
R. «Partecipo al concorso con la canzone “What is love” che canto con Melissa Di Pasca. Io ho partecipato al premio “Mia Martini” e sono in finale. Il direttore artistico del concorso è Franco Fasano, un importante cantautore e scrittore che mi ha ascoltato ed essendo anche collaboratore dello Junior Eurovision contest ha deciso di assegnarmi una canzone per partecipare a questo nuovo contest che è una festa per giovani. La canzone è molto adatta a me. Hanno deciso di farmi cantare insieme a Melissa perché le nostre due voci si fondono bene».
D.Che cosa è l’amore per Marco?
R. «L’amore è tutto ciò che ci circonda perché noi possiamo provare amore per la famiglia, per gli amici. E l’amore verso una passione è per un ragazzino come l’amore per un adulto. Il messaggio della canzone è proprio questo: non l’amore in senso di rapporto tra due persone, ma un amore verso il mondo che circonda. Non vedo l’ora di cantare la nostra canzone e di dimostrare che l’Italia vale».
Ti auguriamo, caro Marco, di vivere un’esperienza bellissima che ti lasci orgoglio e soddisfazione, ma soprattutto ti auguriamo tutto l’amore del mondo.