AVEZZANO – Finale di stagione nel girone per i biancoverdi di mister Colavitto, il momento di tirare le somme. Un Avezzano Calcio motivata infatti ospita il Pineto, in cerca dei 3 punti necessari per i playout e, con un po’ di fortuna anche per la salvezza diretta (ed anche per vendicare il sogno playoff interrotto proprio dal Pineto l’anno prima). Avversario però, il Pineto, che non vuole lasciare punti per strada, anche se non ha nessun grande obbiettivo da chiedere a questa stagione.
Infatti, il Pineto attacca e nei primi 20 minuti crea non pochi grattacapi al sempre attento Fanti. Ritmi che si abbassano notevolmente sul finire del primo tempo, con l’Avezzano che non riesce ad affondare, ma riesce a contenere bene. Partita molto stazionaria, dove l’occasione più ghiotta per i biancoverdi è un cross mal calibrato che sfiora la traversa.
Nel secondo tempo invece, biancoverdi che iniziano subendo il gioco del Pineto. L’Avezzano gioca molto sugli sprazzi per distendere il gioco, ma con scarsi risultati. Le occasioni più rilevanti capitano sui piedi di Padovani, che una volta si fa ipnotizzare dal portiere, un’altra volta manca il bersaglio di un niente.
Quando la partita sembra essersi calmata Grazioso trova un gran gol al minuto 36, con un mancino a rientrare sotto l’incrocio del secondo palo (dopo un rigore solare non fischiato nella stessa azione).
Avezzano che nel finale prende nettamente il controllo della partita, continuando all’attacco, seppur correndo qualche rischio di troppo nei minuti finali. Momenti di tensione che portano all’allontanamento di mister Colavitto.
Ma, al triplice fischio, il sogno salvezza diretta sfuma, poiché il Forlì porta a casa i 3 punti come i biancoverdi. Il verdetto un po’ amaro è dunque playout.
Dopo la partita, raggiunto dai nostri microfoni, mister Colavitto afferma:
D:“Avezzano più di contenimento nel primo tempo, mentre il secondo tempo una squadra a trazione anteriore, più spregiudicata. E’ stata una scelta tecnica?”
Colavitto:“No, le partite si evolvono in un determinato modo ed hanno un loro percorso. La sequenza è stata questa. In effetti, nel secondo tempo c’è stata una grossa voglia di fare bottino pieno, ed i ragazzi ci sono riusciti.”
D:“Ok mister. Ora playout con il Santarcangelo, poteva andare meglio? Come cambia l’impostazione tra uno scontro diretto ed una partita di campionato, magari più studiata “a tavolino”?”
C:“Certo, cambia tanto, perché comunque è sempre uno scontro diretto, una partita secca. Sono partite secche, che si chiami Santarcangelo, Forlì, Vastese, Agnonese, è sempre uno spareggio. Mi fa piacere che l’Avezzano Calcio, dal punto di vista numerico, si sia salvata sul campo.”
D:“Proprio riguardo la situazione punti: senza penalizzazione sarebbero stati 45 punti e salvezza diretta, come si gestisce in uno spogliatoio la consapevolezza di doversi giocare la salvezza ancora una volta in una partita secca?”
C:“Uno sforzo maggiore sicuramente, perché i ragazzi vengono da un’annata decisamente tosta. 38 partite, infrasettimanali, cambi di società, cambio di allenatore…Non è semplice. Ma alla fine ci arriviamo con una buona autostima e tanta voglia di rimanere in categoria.”
D:“Playout imminenti: ha già deciso come impostare la partita? Com’è la condizione fisica degli infortunati, o della squadra in generale?”
C:“Adesso ci penseremo con lo staff, su come programmare la settimana, mentre i ragazzi si devono riposare.”
D:“Ok mister, un’ultima domanda: cosa è successo alla fine della partita? Domenica prossima sarà in panchina?”
C:“Mi auguro di sì, mi auguro che l’arbitro scriva ciò che ha visto, cioè che non ho fatto nulla. Non sono andato oltre la mia area tecnica e mi dispiacerebbe molto non essere in panchina.”
Dopo mister Colavitto, interviene ai nostri microfoni anche il dottor Mauro Traini, che risponde così alle nostre domande:
D:“Direttore Traini, una buona risposta dell’Avezzano in un’annata difficile. L’anno del centenario non è stato propriamente glorioso. Possiamo considerarlo un anno 0 per rinascere, per ripartire?”
Traini:“Questo sicuramente sì, stiamo facendo veramente dei miracoli. Parlano tutti di squadre che hanno fatto grandissimi campionati, Notaresco, Francavilla, etc. Io direi che uno dei miracoli è proprio questa Avezzano, ma voglio sottolineare specialmente la serietà di alcune società come la Savignanese e la Sammaurese, che si sono giocate le partite fino alla fine, cosa che magari qualcun’altra grande non ha fatto.”
D:“Bene. Detto ciò, penalità scontata amaramente, potevano essere 45 punti e salvezza diretta. Un commento societario riguardo questa serie di avvenimenti?”
T:“Onestamente mi dispiace molto per l’Avezzano, perché ad oggi l’Avezzano sarebbe fuori (dalla zona playout n.d.r.) e forse sarebbe la rivelazione del campionato. Mi dispiace perché sono arrivato in un Avezzano da 11 punti, oggi ne abbiamo 42, abbiamo fatto 31 punti ma ancora non bastano. Ma io sono sicuro che, con l’aiuto dei tifosi, il mister e la squadra supereremo questo ultimo scoglio.”
D:“Perfetto. Ultima domanda: quali sono i progetti futuri dell’Avezzano Calcio, a livello societario e sportivo?”
T:“Beh, sicuramente il Presidente D’Alessandro al momento pensa alla salvezza. Subito dopo sono certo che il Presidente vorrà programmare una stagione senza patemi d’animo come quest’anno, al 100%.”
D:“Per ripartire appunto”
T:“Per ripartire sicuramente. A partire dall’anno del centenario. Lo spero di cuore, perché lo meritano i tifosi, la società e questi ragazzi.”
Queste le parole a margine della partita che proietta l’Avezzano Calcio ai playout. Ora sarà il momento del tutto per tutto, per una squadra che vuole davvero restare in categoria.