L’AQUILA – Il Tar del’Aquila non apre le porte del Consiglio Regionale all’ex consigliere Emilio Iampieri e a Lucia Ottavi, respingendo i ricorsi presentati subito dopo le elezioni.
L’ex consigliere regionale di Forza Italia Emilio Iampieri, sostenuto dall’attuale sindaco pro tempore di Avezzano Gabriele De Angelis, non rieletto alle elezioni Regionali del 10 febbraio scorso nonostante i 4.173 voti, e Lucia Ottavi, candidati al Consiglio regionale, presentarono un ricorso al Tar per chiedere una diversa attribuzione dei seggi nell’assemblea regionale.
Al Tar i due chiesero, in particolare, il parziale annullamento delle operazioni elettorali. Il ricorso si basava sul calcolo dei resti e sulla necessità di tenere conto della “ponderazione dei voti su base provinciale”, la famosa lettera A contemplata nella norma regionale.
«Mi sono convinto a fare questo ricorso – spiega Iampieri – non nei confronti di qualcuno né tanto meno nei confronti di amici e colleghi con i quali da anni siamo in Consiglio regionale, che stimo e rispetto, ma perché ben tre docenti universitari da me interpellati mi hanno sostanzialmente in maniera univoca dato la stessa lettura, secondo cui la legge non è stata applicata correttamente. E pertanto – conclude Iampieri – chiedo solo il ripristino della legalità in difesa non della mia persona ma del risultato della lista di Fi nell’intera provincia dell’Aquila». Vedremo in seguito se i candidati presenteranno un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato.
Secondo la tesi dei ricorrenti, il terzo seggio a Forza Italia sarebbe dovuto scattare nel collegio della provincia dell’Aquila, e non in quello di Febbo, la provincia di Chieti.
Secondo quanto stabilito dal Tar, nella riunione collegiale di ieri 8 Maggio, restano fuori l’ex consigliere regionale Emilio Iampieri, Gianni Bellisario, Lorenzo Berardinetti e Lucia Ottavi, candidata di Forza Italia in provincia dell’Aquila, il cui ricorso era legato all’accoglimento del ricorso di Iampieri. Respinti anche i ricorsi del centrosinistra, che contestavano i 6 seggi ottenuti contro i 7 del M5S in Consiglio.
Non resta quindi che affrontare ed attendere un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato per stabilire se l’eventuale contenzioso darà ragione a Iampieri.