AVEZZANO – Si insegna che l’urbanistica sia scienza della città e quindi è scienza, innanzitutto, sperimentale, se non altro perché, come asserisce Calvino, “…della città hai l’esperienza che ne trai dalla impressione che ne ricevi…” (non è proprio così ma è così che la ricordo nel suo significato).
Ora ci stanno mostrando che questa scienza sperimentale sia, invece, una invenzione e che la si debba praticare, scevri da qualsiasi collegamento con la realtà ed i suoi pesi e significanze, facendola a tavolino con tratti di penna (Biro se non con un pennarello Tratto Marker addirittura) tracciati su una carta che è poi un estratto dalla ortofotocarta di Google!
Ecco un esempio delle pianificazioni che andremo a confutare.
Ci sono persone che pensano alla Città come qualcosa che vada imposto agli altri per realizzare un loro disegno interiore…
Forse cercano di realizzare una nuova “rivoluzione urbana”, un po’ come avvenne a Uruk, “la prima città”, con la differenza che quella non avvenne con un tratto “di penna” su una mappa, ma come dice Mario Liverani “… durò anzi qualche secolo; ma produsse un tale sovvertimento da ridisegnare completamente l’assetto dell’economia, della società, dello stato…” Forse, qualcuno vuol fare la stessa cosa qui ed ora…
Bisogna chiedersi: perché?
Ma per poter comprendere meglio la questione nella sua interezza è necessario affrontare una sorta di studio della Città, solo allora sarà ben chiara ed evidente a tutti la portata di ciò che sta accadendo!
Si potrebbe iniziare il discorso a partire da Uruk, la prima Città, ma si perderebbero alcuni connotati che nascono assai dopo. Quindi, partiamo dalla ricostruzione di Atene, una Città che comincia ad avere la fisionomia tipica delle Città organizzate dell’Occidente. Nella figura che segue c’è la evidenziazione di tre oggetti che si ritrovano anche nelle nostre città e nella Nostra in particolare: l’Acropoli (per certi versi il centro direzionale), l’Agorà (piazza e mercato, luogo di riunione) e la Stoà (il porticato delle passeggiata).
Vediamo dal raffronto con la pianta della Nostra Città cosa ne risulta (si tratta di una prima analisi elementare).
Le analogie e similitudini sono evidenti e quindi alcune deduzioni che seguiranno saranno più chiare.
(1- segue)