AVEZZANO – Lezioni anticipate in quasi tutte le scuole della Marsica, ma la Tua non può garantire la copertura del servizio nei quattro giorni di anticipo delle lezioni. Lo affermano i sindaci di Collarmele, Antonio Mostacci, e di Cerchio, Gianfranco Tedeschi, che hanno ricevuto il diniego ufficiale di Tua alla loro richiesta di organizzare un anticipo delle corse dal giorno 11, in concomitanza con la ripresa delle lezioni prima del previsto. Una decisione che ha fatto infuriare i due sindaci che ora puntano il dito contro la Tua, indicata come azienda che dovrebbe essere chiusa immediatamente.
Questa la nota congiunta dei sindaci di Collarmele e cerchio, Mostacci e Tedeschi: «Apprendiamo con stupore e indignazione la notizia che la TUA non ha concesso l’anticipo delle corse di trasporto pubblico per gli studenti di Cerchio e Collarmele. Come ogni anno, il calendario scolastico della Regione fissa la data di inizio lezione ma da la possibilità ai vari istituti scolastici di anticipare il rientro a scuola degli studenti. Il calendario regionale di questo anno scolastico prevede l’inizio delle lezioni per il giorno 16 settembre ma molti istituti hanno stabilito di far iniziare le lezioni qualche giorno prima. Come tutti gli anni abbiamo chiesto alla società che gestisce il trasporto pubblico di uniformarsi al calendario effettivo e pertanto di anticipare le corse dal giorno 11. Inauditamente e per la prima volta la TUA ci risponde che loro malgrado non sono in grado di soddisfare la nostra richiesta. Una società di trasporto pubblico che non riesce a garantire 4 giorni di corse di trasporto pubblico per gli studenti è una società che andrebbe chiusa immediatamente perché non raggiunge gli scopi per la quale è stata istituita. È veramente imbarazzante e, se non si trattasse di una cosa seria, si potrebbe parlare di farsa e commedia. I sindaci di Cerchio e Collarmele esprimono tutto il loro dissenso e tutta la loro preoccupazione per il fatto che un servizio di tale importanza non sia garantito per i loro studenti, Trattati con sufficienza e liquidati con un “nostro malgrado”. Che la politica regionale prenda atto di questa incredibile vicenda.Il sindaco di Collarmele, Antonio Mostacci, e il sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi».
Una storia che ci porta a concludere due cose, forse in assoluta controtendenza con il sentire generale, ma noi siamo fatti così. Prima di tutto, forse, è ora di ripensare ad un calendario scolastico nazionale ed evitare tutte queste date di apertura diverse, addirittura differenziate da scuola a scuola nella stessa città. Forse, ma questo sarebbe sperare troppo, sarebbe proprio il caso di ripensare all’intera organizzazione della scuola italiana da troppo tempo vittima di finte riforme. Cambiare tutto per non cambiare nulla in sostanza.
In secondo luogo, il trasporto pubblico in questa regione sembra proprio non trovare pace. Anche in questo caso parrebbe arrivata l’ora di cambiare tutto, a partire dalla filosofia che deve sovrintendere a questo tipo di servizi. Efficienza e modernità, sicuramente, ma anche connessione con le esigenze dei territori e dei cittadini. Il tutto, però, ricompreso in un discorso aziendale, seppur di carattere pubblico, dove competenza, managerialità e ricerca di soluzioni migliorative la facciano da padrone.