Sei lì che ti prepari, televisore acceso per farti compagnia e il tuo occhio viene catturato da uno spot pubblicitario incredibile (spesso sintesi di piccoli capolavori cinematografici n.d.r.), allora ti fermi e partecipi a quella insolita azione: un carrello del supermercato che si sgancia dal suo posteggio e insegue un volteggiante sacchetto di plastica rosa che va a tuffarsi nel mare.
Ecco che il nostro protagonista d’acciaio s’immerge, per tornare pieno di ogni tipo di materiale inquinante. Lo sguardo lo accompagna mentre percorre campagne soleggiate, poi si vedono contadini piegati e affaticati dal calore. L’eroe di metallo arriva a un banchetto dove graziose bambine vendono limonata, e allora, non prima di aver loro donato la sua moneta, pieno delle deliziose e fresche bibite, torna a dissetare i lavoratori.
Le peripezie del nostro animato eroe non finiscono qui, percorre i meravigliosi paesaggi della nostra Terra, e da un’alta scogliera, si tuffa in mare e libera dalle reti un balenottero, stop alla pesca illegale e al mare come discarica.
Poi è lì che viaggia su di un treno; stop all’utilizzo del trasporto su gomma. Apre le porte di una fattoria e innumerevoli galline chioccianti brucano, finalmente libere, la terra; stop all’allevamento costrittivo degli animali. Blocca i trattori che cospargono di pesticidi i campi agricoli, stop all’inquinamento delle coltivazioni. Centinaia di carrelli invadono un’area di servizio; stop alla erogazione dei carburanti. Poi, incredibilmente unito ai suoi “amici”, giunge al polo nord e insieme “saldano” una profonda, enorme fenditura di un ghiacciaio per riunire una colonia di pinguini.
Ti fermi e ti domandi, non è solo uno spot pubblicitario? è davvero un messaggio per cambiare il mondo, per rispettare il benessere delle persone, degli animali, dell’ambiente, del pianeta? Oggi siamo giunti al punto che un shopping cart” -il carrello della spesa-, diventa un maestro di vita? Per quanto la tua superbia di uomo non voglia ammetterlo, perché l’ipocrisia ti spinge a dire “non sono certo io che sto distruggendo il mondo”, devi, sei costretto, a riconoscere che sei tra coloro che partecipano alla devastazione. Allora ben venga Greta, una ragazzina di sedici anni che punta il dito contro di te, che questo mondo non lo hai saputo amare, e ben vengano lezioni di comportamento e di morale impartite da un poetico carrello della spesa. Non sentirti offeso, lo meriti!
Il testo della canzone che accompagna lo spot è The Change The World, scritto da E. Patterson e A. Specter, e dalle parole la verità.
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