AVEZZANO – Aula abbastanza affollata quella che oggi ospita l’inizio della fase dibattimentale di un procedimento penale che vede molti imputati doversi difendere dalle accuse mosse dal Pubblico Ministero, Dott. Cerrato, ed accolte – non tutte, per la verità – dal GUP , Dott.ssa M. Proia, all’esito dell’udienza preliminare.
I fatti si sarebbero svolti in un arco temporale compreso tra il 2009 ed il 2012, e riguarderebbero la commissione di delitti contro la Pubblica Amministrazione – “Concussione”, “Corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio” e relative circostanze aggravanti, “Turbata libertà degli incanti” – e contro il patrimonio mediante frode, come l’estorsione, l’usura ed il riciclaggio.
Mariano Santomaggio, Gianfranco Tedeschi, secondo la tesi accusatoria, erano gli intermediari tra vari amministratori locali di alcuni Comuni del circondario marsicano e Capogna Angelo, amministratore della società SARIDUE Srl.
Il fine, l’alterazione delle procedure di gara indette dai Comuni limitrofi di Trasacco, Ortucchio, Villavallelonga, Collelongo, Castellafiume, Celano ed Avezzano, inducendo conniventi esponenti di tali amministrazioni ad affidare al rappresentante della SARIDUE, previo svolgimento di gare fittizie, i servizi di illuminazione pubblica.
Indotti i pubblici funzionari a compiere atti incompatibili con la loro carica dietro la prospettiva di emolumenti e/o beni o vantaggi di vario tipo e natura, fatte vincere le gare di appalto al Capogna, i tre imputati utilizzavano, allo scopo di dissimulare i pagamenti illeciti ottenuti da quest’ultimo come contropartita del servizio ottenuto, le società che avevano a disposizione, sia come amministratori che come commercialisti, per fatturare false retribuzioni di consulenze rese o della tenuta delle scritture contabili.
Angelo Capogna, pertanto, se da un lato partecipava all’associazione criminosa seguendo le indicazioni fornitegli dagli intermediari su chi contattare, concorrendo in tal modo alla realizzazione dei reati sopracitati, dall’altro era, altresì, “vittima”, se così possiamo dire, delle pretese dei compiacenti locali amministratori concretantesi nelle più varie estemporanee utilità.
Questa, nella sostanza, la ricostruzione operata dal magistrato inquirente e tutta da dimostrare, data la complessità dei postulati ipotizzati.
Possibili questioni incidentali ed assunzioni di prove scandiranno le udienze dei prossimi mesi e noi seguiremo con attenzione e col dovuto rispetto gli sviluppi della vicenda.
Per una irregolarità di notifica, il processo è stato rinviato al 10 settembre 2020, quando la maggior parte dei reati, di entità minore, saranno tutti prescritti. Rimarranno semplicemente i reati per l’associazione a delinquere finalizzate alla corruzione, alla turbativa d’asta per Tedeschi Gianfranco, Capogna Angelo, non che il reato di estorsione per Quaglieri Paola (sorella dell’ex sindaco di Trasacco), Aureli Mario, per il tentativo di concussione, Di Cesare Martorano, Tonelli Claudio e Palumbo Domenico, per il reato di concussione, mentre Paolini Danilo per i reati di usura aggravata nei confronti di Capogna Angelo.
Solo per trasparenza informativa, citiamo i nomi delle persone coinvolte, comprese quelle uscite fuori dalla vicenda processuale per non luogo a procedere – Quaglieri Mario, Salvatore Manfredo, Vittoriano Frigioni, Paolo Venditti e Pignanacci Guido – ricordando, comunque, il fondamentale principio garantista della presunzione di innocenza sino a sentenza passata in giudicato.
- Tedeschi Gianfranco.
- Capogna Angelo.
- Aureli Mario.
- Babusci Luigi.
- Di Cesare Martorano.
- Salucci Angelo.
- Quaglieri Paola.
- Ciaccia Luigi.
- De Angelis Corrado.
- Piccone Filippo.
- Del Corvo Gianluca.
- Manzoni Luca.
- Dominici Luca.
- Bianchini Maurizio.
- Di Stefano Francesco.
- Tonelli Claudio.
- Gatti Mario.
- D’Aulerio Federico.
- Palumbo Domenico.
- Buccitti Fabio.