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VICENDA DEPURATORE, LOBENE: “NON C’È ASSOLUTAMENTE DANNO PER LE NOSTRE COLTURE”

Redazione di Redazione
18 Novembre 2019
in Attualità, Ambiente
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TRASACCO – A seguito dell’ondata di polemiche scatenate dal servizio di “Striscia la Notizia” sul depuratore sito su Strada 38, nel territorio di Trasacco, si è ritenuto opportuno ascoltare il Primo Cittadino Cesidio Lobene per far chiarezza su alcuni punti riguardanti la vicenda.

A seguito della legge Galli n.36/94 (successivamente sostituita dalle disposizioni del Titolo II del D.Lgs. n. 152/2016 del 2006) che delinea una disciplina organica sul piano della gestione e tutela in materia di acqua, l’esercizio di tutte le reti idriche e impianti di depurazione è stata affidata all’ente locale, in questo caso al Cam (Consorzio Acquedottistico Marsicano), pertanto l’Amministrazione comunale di Trasacco non ha la gestione dei depuratori.

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Gli eventi. Il depuratore di Strada 38 fu costruito a metà degli anni Ottanta per servire la zona artigianale e industriale di Trasacco, che in realtà non è mai decollata. Proprio perché, a servizio di una zona ristretta, la sua portata è limitata a circa mille unità e attualmente ne serve seicento, ovvero il 5% della popolazione.

Riguardo al malfunzionamento dell’impianto in questione il Sindaco Lobene ha voluto sincerarsene e, in base alle carte dell’Arta riferite agli ultimi rilievi effettuati per l’anno 2019, i parametri delle acque reflue risultano essere in linea con quelli imposti dalla Comunità europea, per cui le acque di scarico dell’impianto non risulterebbero inquinanti per i corsi d’acqua presenti. La documentazione mostrata nel servizio andato in onda sarebbe, invece, riferita al 2018 .

Come sopra specificato, poichè tutto ciò che riguarda le strutture sono gestite dall’Ente preposto, anche l’accesso, che ad oggi appare chiuso, risulta essere di responsabilità del Cam. E’ pur vero che qualche mese era stata rilevata una rottura nella recinzione ma, su segnalazione dello stesso Comune,  fu sollecitamente riparata  dagli operatori del Consorzio. E’ probabile che l’inviato di “Striscia la notizia” Pinuccio si sia recato al depuratore prima che la rete venisse ripristinata. Inoltre ci sarebbero anche indagini in corso per capire chi abbia commesso il reato.

Il servizio non solo ha danneggiato l’immagine del Comune a livello nazionale ma, soprattutto, rischia di danneggiare l’economia del Fucino. “Non c’è assolutamente danno – dichiara Cesidio Lobene –  per le nostre colture, prodotti di altissima qualità che non hanno eguali in Italia. Siamo impegnati in modo particolare nello specifico, soprattutto nel periodo estivo,  per questo abbiamo applicato centinaia di controlli giornalieri per quel che concerne la qualità dei prodotti dell’orto Italia. La cosa che più dispiace – continua  il Sindaco – è che  stata creata una immagine negativa di un paese che attua tutti i procedimenti per la  messa  in regola e che ha investito sulla depurazione,  quando il problema è nazionale e addirittura l’Italia è sanzionata annualmente dall’Ue”.

Trasacco, infatti, secondo quanto riportato dal sindaco Lobene è uno dei comuni che maggiormente  che si sta adeguando e sta investendo sul proprio depuratore. Quello che si trova a Strada 36 è perfettamente funzionante,  inoltre si stanno attuando lavori in corso per poter aumentare la sua capacità depurativa fino a 10mila unità. Una volta completati, il depuratore di Strada 38 verrà completamente dismesso.

L’Amministrazione comunale, al momento, non è intenzionata a procedere in alcun modo con le denunce poiché spetterebbe, eventualmente all’ente Cam avviare eventuali procedimenti.

Tags: AbruzzoCamCesidio LobeneComune di TrasaccoL'AquilaMarsicaTrasacco
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