La Provincia partecipa, attivamente, alle richieste di intervento su l’uso dei climatizzatori
AVEZZANO – La notizia del ridotto, se non mancato, funzionamento dei termosifoni all’interno del Liceo Classico Torlonia di Avezzano, con ben 6 classi a manifestare all’esterno della struttura per protesta, aveva dato un forte segnale di disagio, soprattutto perché causato dal mancato interessamento della Provincia alla richiesta di accensione anticipata del riscaldamento.
“Effettivamente è stata inoltrata la richiesta alla Provincia per attivare l’accensione nei giorni precedenti, ed è stata effettuata. Abbiamo poi chiamato ulteriormente l’Ente per potenziare, ottenendo addirittura l’accensione, anziché alle ore 5,00 anticipata alle 00,00.” A confermarlo è la responsabile amministrativa del Liceo Torlonia dott.ssa Fracassi.
“Le aule sono riscaldate, la situazione è normale. Abbiamo richiesto ed ottenuto dalla Provincia il potenziamento. La scuola è calda. In mattinata l’ingegnere Ranieri ha inviato un tecnico per verificare la corretta funzionalità e ha verificato il perfetto avviamento.” Ha ulteriormente precisato il vice-preside prof. Enzo D’Alanno.
La rimostranza anche dei genitori, si è propagata a macchia d’olio. La diffusione della motivazione, mette in discussione le competenze istituzionali: scolastiche e governative. Mirando, come in questo caso, anche all’immagine della scuola.
Il professore D’Alanno, munito di un termometro digitale acquistato per l’occasione, ha verificato che i gradi, all’interno di aule dell’istituto, risultavano oscillare tra circa 20° e 21°.
Il Vice preside conferma, inoltre, che la Provincia, contravvenendo addirittura a quelle che sono le disposizioni di Legge, ha mantenuto acceso, nei giorni scorsi, l’impianto di riscaldamento. Asserisce inoltre che anche ieri l’avvio dei termosifoni è stato anticipato alla mezzanotte.
“Noi siamo funzionari pubblici e lavoriamo per il pubblico, facciamo in modo che tutto sia sempre più efficiente” sottolinea, con una nota di rammarico, il prof. D’Alanno “Ci amareggia quando si distorce una comunicazione, strumentalizzando una situazione di ben altra realtà. Noi nella scuola facciamo di tutto per operare nel modo migliore, e oggi è difficilissimo. Non abbiamo nessun interesse da mistificare e coprire.”
La situazione non ha avuto bisogno di rientrare nella conformità, perché tutto era già conforme.
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