L’AQUILA – Da quanto si è appreso dal comunicato stampa diffuso dal Comando Regione Carabinieri Forestali Abruzzo e Molise , nella giornata di oggi è stata messa in atto una vasta operazione denominata “Black Bag” (sacco nero, come quelli utilizzati per i rifiuti) che, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia de L’Aquila, ha portato a stroncare un traffico illecito di rifiuti nelle zone dell’Aquilano, basso Lazio e Campania.
Grazie alle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (Nipaaf) dell’Aquila sono quattro gli imprenditori del settore indagati: Marcello Negrini, Alessandro Angelini e Fabio Lalli de L’Aquila, e Claudio Riggi della provincia di Frosinone. L’operazione ha portato al sequestro di siti e rifiuti riconducibili ad attività di gestione illecita e falso a carico di Negrini, Angelini e Riggi.
Da questa mattina e nell’arco della giornata cinquanta uomini appartenenti ad 11 stazioni del comprensorio aquilano, al Gruppo Carabinieri Forestali e allo stesso Nipaaf, con la collaborazione di Carabinieri Forestali del Frusinate, del Beneventano e del NIPAAF di Napoli, hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dalla Dda nei territori dell’Aquila, nel Frusinate, nel Beneventano e nel Napoletano.
Dalle sedici perquisizioni effettuate sono stati sequestrati migliaia di atti contabili, formulari, documenti di trasporto, fatture, falsi certificati di analisi, diversi computer, materiale informatico e cellulari.