AVEZZANO – Continuano le proteste nelle carceri. In 27 penitenziari italiani i detenuti sono in agitazione. Molti chiedono l’amnistia, lamentando la paura del contagio del coronavirus. Altri protestano perché le misure varate dal governo per combattere l’emergenza comprendono anche una serie di restrizioni ai colloqui con i parenti.
Non è il caso del carcere di Avezzano dove si trovano circa un ottantina di detenuti.
Anche qui per motivi di sicurezza sono stati sospesi i colloqui famigliari, ma in compenso, ai detenuti, sono state aumentate le ore di colloquio telefonico.
Una mediazione che ha portato alla tranquilla accettazione in serenità di questa nuova restrizione. Nessuna protesta al momento è stata registrata da parte degli occupanti della casa circondariale di San Nicola.