AVEZZANO – Come avevamo già preannunciato, nella premessa di questo articolo , ci siamo interessati della situazione riguardante i migranti e non sono tardate le prime indiscrezioni ed ombre sulla struttura destinata, come sembrerebbe, all’accoglienza delle 25 persone partite da Lampedusa.
Da una prima indagine giornalistica si è evidenziato che le destinazioni d’uso riportate nella C.I.L.A. prot. 40xxx del 08.08.2017 e nella S.C.AGI prot. 48xxx del 26.09.2017 inerenti l’immobile sito in Paterno di Avezzano, via Monte Cervaro n. 6, riportano un suddivisione interna ed alcune destinazioni nell’immobile oggetto dei citati procedimenti edilizi che richiamano situazioni di permanenza di persone per uso abitativo, semi-residenziale o comunque per intrattenimento plurigiornaliero di persone (camere con servizi). Non risulta ben chiaro l’uso delle “camere” ma si sottolinea che l’uso delle stesse non può discostarsi dalla destinazione generale ammessa per l’edificio come riportata nei titoli abilitativi e cioè “formazione professionale” ( di cui alla Concessione in Sanatoria prot. 23xxx del 19.09.2001, o “scuola “– Certificato di Agibilità prot. xxxx del 3.09.2003 e S.C.AGI prot. 48xxx del 26.09.2017. Inoltre nella citata S.C.AGI , tra i “dati identificativi dell’ immobile” si riporta, come destinazione d’ uso CAT B5 — Scuola ( con possibilità di pernottamento fino a 24 posti).
A tal proposito una raccomandata dal comune di Avezzano del SETTORE V° INFRASTRUTTURE, LAVORI PUBBLICI, MANUTENZIONI URBANISTICA E PATRIMONIO Servizio IV° – Urbanistica Edilizia Abusivismo Condono e Territorio, in data 29.05.2018, evidenzia una richiesta di chiarimenti alla società proprietaria dell’immobile. La risposta a tale richiesta, al momento, ci è ignota.
Questo è quanto è riportato nella raccomandata:
Richiamando quanto già specificato sul mantenimento nella destinazione assentita si chiedono con sollecitudine chiarimenti relativamente alla presupposta funzione di “pernottamento” assegnata a alcuni ambienti della scuola, chiedendo, in particolare, di specificare i soggetti che avrebbero diritto a tele funzione (pernottamento) e come tale funzione si correli a quella scolastica e di formazione assentita per l’immobile.
Si ribadisce che nell’immobile non sono state assentite e quindi non sono ammissibili destinazioni connesse alla residenza, all’alloggio, anche se momentaneo, o alla recettività di qualsiasi tipo che si diffida fin d’ora ad attivare.
Si rimane in attesa dei suddetti chiarimenti che si sollecita di trasmettere in breve tempo.
In soldoni, a nostro avviso e da quanto riportato sulla richiesta del comune, sembrerebbe che l’unità immobiliare non sia idonea per l’accoglienza dei migranti e non solo di quelli, ma nemmeno degli studenti che l’avrebbero dovuta frequentare.
Resteremo comunque vigili sulla situazione e pronti a darne notizia sugli eventuali sviluppi della vicenda, sicuramente ci sarà al vaglio anche un’altra struttura, perché ormai la destinazione di Avezzano è certa.