ABRUZZO – Lascia senza parole la superficialità con la quale il Presidente Marsilio,
insieme all’Assessore Verì e al direttore del Dipartimento Sanità della
Regione Abruzzo D’Amario, ha ordinato la chiusura di non meglio specificate attività commerciali nei comuni della valle Peligna colpiti da casi di Covid.
Un provvedimento scritto malissimo che ha creato una confusione di cui proprio non c’era bisogno in un momento così critico. Indicando la chiusura anticipata alle 20 per “negozi, alimentari, bar etc” (hanno scritto proprio così!), i vertici della Regione in materia di sanità hanno gettato nel panico non solo gli operatori economici ma anche Amministrazioni locali e professionisti ai quali gli imprenditori si sono rivolti per avere chiarimenti.
Eppure bastava indicare, invece di “etc”, i codici ATECO che individuano con precisione ogni tipologia di attività economica, come ha fatto il Governo nazionale nei suoi provvedimenti. Non ci sarebbero stati dubbi su chi doveva chiudere alle 20 e chi no.
M5S e maggioranza al Governo e in Parlamento stanno facendo sforzi enormi per contenere la diffusione del contagio e, allo stesso tempo, sostenere famiglie e imprese in questo momento di crisi globale. Il confronto con altri Paesi, dimostra che fino ad oggi l’Italia si è mossa bene.
Non possiamo dire altrettanto del centrodestra alla guida della Regione Abruzzo che, dopo avere scritto male per ben due volte la legge regionale “Cura Abruzzo”, ora dimostra di non riuscire a scrivere neanche un’ordinanza chiara e comprensibile.
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