L’AQUILA – L’Abruzzo conferma, da lunedì prossimo, il ritorno a scuola, in presenza al 50%, degli studenti delle scuole superiori. Lo rende noto l’assessore regionale all’Istruzione Pietro Quaresimale, che quindi smentisce ogni voce di un dietrofront della Regione.
L’assessore salviniano risponde anche ai sindacati che hanno chiesto un rinvio, come fatto da 14 Regioni italiane. “Eravamo pronti per 75% in presenza, da prima di Natale dopo esserci preparati con tavoli con i Prefetti, il Dipartimento regionale, scolastico e dei trasporti, i vari dirigenti e dell’ufficio scolastico regionale, in testa la dottoressa Tozza, che ringrazio tutti per il grande impegno, abbiamo previsto oltre 300 corse in più, ingressi scaglionati, riteniamo quindi di essere pronti – chiarisce Quaresimale -, certo, è un banco di prova importante, valuteremo da lunedì gli effetti, io stesso sarò sul campo a controllare e verificheremo giorno dopo giorno”.
Quaresimale, nel rispondere ai sindacati, sottolinea alcuni aspetti legati alla zona gialla, status che l’Abruzzo assumerà dalla mezzanotte di domani. “In ogni caso, alla luce del fatto che il Governo, sulla base dei dati epidemiologici, ha stabilito che da lunedì siamo zona gialla, quindi con bar e ristoranti aperti, ritengo una contraddizione che rimanga chiusa la scuola – spiega ancora -. E’ certo che nel prosieguo valuteremo i dati e di volta in volta il dà farsi anche considerando la imprevedibilità del virus. Però la scuola è un valore aggiunto soprattutto per la la didattica in presenza e per la Istruzione, ma anche per la socializzazione e la crescita educativa dei ragazzi”.
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