“Venerdi mattina il Ministro Franceschini verrà ad inaugurare l’apertura delle attività prestigiose del MAXXI, un progetto dell’Amministrazione Cialente, per il quale ho molto lavorato in Parlamento e con il governo, finanziato con fondi dello Stato, grazie al nostro infinito impegno ed amore per la bella nostra città. È una bella notizia e la città godrà di uno spazio nuovo di grande valore. Queste sono le azioni positive a cui ispirarsi, bisogna creare cose, farle concretamente, piuttosto che polemizzare come purtroppo preferisce fare il Sindaco Biondi, contro tutti quelli che non la pensano come lui. Persino verso storici ed intellettuali trasformati in avversari politici. Il Sindaco Biondi ama la cultura nella misura in cui riesce a lesinare uno scatto in posa con artisti e cantanti, ma quando, un artista, un intellettuale, uno storico pronuncia parole non gradite, il sorriso scompare e riemerge “l’indole”.
La risposta piccata ed aggressiva verso lo storico Colapietra, è esattamente l’opposto di quello che occorre alla nostra città: libertà, piacere di discutere, mettere insieme le idee, aprirsi a nuovi linguaggi e contemporaneità. L’Aquila ha prima perso il Festival della Partecipazione e poi il Festival degli Incontri, con 700.000 € di fondi dello Stato, solo perché al sindaco Biondi non piaceva Zero calcare, vincitore di premi, presente con successo a decine di festival. Il Prof. Colapietra nella sua bella intervista su Il Centro parlava, con la sua consueta energia, delle ristrutturazioni dei luoghi fisici. E poneva l’accento su Biblioteca e Archivio di Stato; anche Paolo Muzi aveva giustamente richiamato l’attenzione sullo stesso tema: La città a mio giudizio ha bisogno di un ricco “piano regolatore di spazi culturali e sociali”.
Di questo si deve parlare e ci si deve confrontare con rispetto delle posizioni altrui, perché per L’Aquila la cultura è un dei suoi punti di forza e d’investimento. E’ compito dell’amministrazione ascoltare e dare risposte concrete a giuste domande, su quando torneranno in centro Archivio e Biblioteca, su quando riprenderanno vita gli altri molteplici attrattori culturali. Da qui discende l’idea che si ha del centro storico che non può ridursi a birra e stuzzichini, per quanto gradevoli vogliano essere. In questa idea occupano uno spazio centrale le nostre Istituzioni (TSA, la Societa dei Concerti Barattelli, L’ISA ecc.); istituzioni che giustamente sono gelose della loro autonomia e libertà, che hanno una storia antica, sono nate da uomini grandi come Fabiani, Carloni, Giampaola, Centofanti. Queste istituzioni non sono del Sindaco di turno ma della città intera, esistono da decenni e continueranno ad esistere dopo Biondi.
Semmai il Sindaco si preoccupi di far loro aggiornare i contributi regionali e anche quelli del Comune, necessari alla loro attività, prenda esempio dal Ministro Franceschini che ha mantenuto saldo sia dopo il terremoto che in pandemia il suo intervento finanziario nel mentre il bilancio comunale riserva poche briciole e Marsilio ormai si affida solo al programma Restart, che venne lucidamente introdotto dal centrosinistra come dote aggiuntiva all’ordinario per un rilancio del settore dopo il sisma. Il sindaco ha il compito di restituire il Teatro Comunale e gli altri spazi alla collettività e all’attività degli operatori culturali.
I nostri governi hanno messo a disposizione dell’Aquila sia risorse che norme di semplificazione, cose che questa amministrazione doveva gestire e che la precedente non aveva. Eppure con quella amministrazione si è fatto l’appalto di Palazzo Margherita, il Cinema Massimo, le uniche due scuole ricostruite e altre opere ancora. Sempre in quegli anni è stata fatta la gara della De Amicis, e non a caso della questione Gran Sasso è stato ricostruito solo l’Ostello mentre l’Albergo resta al palo. Potrei elencare anche le Chiese ricostruite (Collemaggio, San Bernardino, S. Pietro, S. Silvestro, S. Giusta ecc) come le mura cittadine, oggi nell’abbandono, lasciate scelleratamente all’aggressione delle erbacce e al buio, minacciate da un progetto di parcheggio a raso al posto di uno interrato sul quale l’amministrazione Cialente aveva avuto il finanziamento. I risultati ottenuti non sono arrivati a caso ma frutto di tavoli concertativi, riunioni, attenzioni rivolte proprio a quegli “intellettuali” che lui tanto ora disprezza.
La verità è che sulla ricostruzione si è persa la tensione ideale e l’attenzione ad una strategia complessiva e di questo maggiormente responsabile è il Comune che più di altri dovrebbe interrogarsi su se stesso piuttosto che scaricare sempre su altri. Vale questo per la privata e vale per la pubblica. Era suo compito e non di altri aprire spazi, ma in quattro anni ha lascito che tutto precipitasse a un livello mortificante per le tante bellezze che L’Aquila esprime e che in tantissimi ci riconoscono Si dia una mossa, una comparsata in meno tra vaccini e vaccinandi e si concentri invece sul ridare gli spazi alla comunità. Operatori culturali, artisti, intellettuali sono una forza di questa città. La cultura è libertà, sennò è propaganda. Compito delle istituzioni è far parlare i diversi mondi che hanno sempre reso forte la città, e non ostinarsi ad escludere e mortificare quegli operatori che osano agire liberamente. Al teatro S. Filippo e al Teatro Comunale i lavori sono in corso (li ha appaltati e dirige il segretariato regionale MIBAC). C’è ancora tanto da fare e ci sono tante occasioni e risorse da poter utilizzare. Servono azioni positive a cui guardare e non occupare pervicacemente spazi polemici per raccontare false verità’.” Cosi Stefania Pezzopane Deputata Dem sulla polemica del Sindaco Biondi contro lo storico Raffaele COLAPIETRA.