“Un grande gioco di squadra, un grande risultato”. C’era positività e soddisfazione, ieri mattina, nel volto e nelle parole del leader di Abruzzo al Centro, Gianni Di Pangrazio coordinatore del gruppo di lavoro per la salvaguardia dei tribunali in Abruzzo. La notizia della Proroga sulla chiusura, giunta ieri nel tardo pomeriggio e confermata nella notte, fa respirare la giustizia di Avezzano, di Sulmona, di Lanciano e di Vasto. Un atto che i più definiscono “di civiltà” per mantenere integra l’amministrazione giudiziaria di un grande territorio.
“Si tratta di un passo significativo, con un successo ancora parziale, ma fondamentale”, spiega Di Pangrazio, che ha vissuto in prima linea questa battaglia insieme ai sindaci di Sulmona, Lanciano e Vasto, insieme ai presidenti degli ordini degli avvocati, Franco Colucci, Luca Tirabassi, Vittorio Melone e Silvana Anna Vassalli e insieme agli interlocutori parlamentari che hanno sposato questa causa. “Probabilmente quella di ieri era la curva più pericolosa, in quanto un esito diverso avrebbe rappresentato una pietra tombale sull’esigenza di una giustizia territoriale in tutta la Regione Abruzzo”.
“Con coraggio e senza arrenderci mai, abbiamo portato avanti questa battaglia per la dignità dei nostri territori in Abruzzo”, racconta il coordinatore, “un grande grazie lo devo a Mario Sbardella che mi è sempre stato vicino, fino all’ultimo suo respiro, aiutandomi a ragionare passo dopo passo e incoraggiandomi a non mollare nemmeno nei periodi più bui”.
E periodi bui, questa volta ci sono stati veramente.
Meno di un anno fa, a Maggio, Sindaci in fascia tricolore, Istituzioni Regionali e Rappresentanti delle Camere del Parlamento Italiano manifestavano davanti alle sedi dei tribunali minori nel corale urlo di Giustizia per mantenere vive e attive le sedi locali.
E dopo centinaia di riunioni, sembrava tutto fatto. Era il 28 luglio, quando fu approvato dalla Commissione Giustizia con il parere favorevole della Commissione Bilancio, l’emendamento sui quattro Tribunali.
Poi, quel venerdì nero. Lo stralcio dell’emendamento da parte della Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, aveva lasciato tutti sgomentati. Sì, questa volta molti avevano perso la speranza.
“Fu un duro colpo, ma come gruppo di lavoro non ci siamo mai arresi”, continua Di Pangrazio spiega gli sforzi degli ultimi mesi, “abbiamo continuato a riunirci, a lottare per i diritti del nostro territorio, della giustizia abruzzese. Abbiamo continuato a chiedere riunioni, a bussare a Roma. E alla fine i nostri sforzi sono stati vani. Oggi otteniamo il risultato richiesto grazie alla costanza, alla persistenza, al coraggio di questo gruppo che ha raccolto su unico tavolo tutte le Istituzioni, dai Sindaci ai Presidenti di Provincia, al Presidente della Regione, ai Deputati e Senatori con l’unico obiettivo di salvare i nostri tribunali”.
“Se abbiamo raggiunto questo risultato, è proprio perché non abbiamo mai mollato”.
“Ora avanti”, conclude il coordinatore, “Più forti e più determinati che mai verso il grande obiettivo della riforma della geografia giudiziaria. I Tribunali d’Abruzzo meritano di essere definitivamente salvi con un atto normativo, definitivo e lungimirante. È indispensabile mantenere lo spirito di unità che ha caratterizzato l’impegno ed il lavoro di questi mesi e la coesione del gruppo che ho avuto l’onore di coordinare”.
“Abbiamo raggiunto un traguardo. Ora, è tempo di raggiungere la meta finale”.