L’AQUILA – “Solo il Comune dell’Aquila non prende i fondi della Rigenerazione urbana del Viminale. Una vergogna. Per incapacità, mancanza di strategia, perché Biondi già non sa gestire quanto assegnato in virtù del terremoto e pandemia, figuriamoci se tenta di trovare altre grosse risorse per il territorio.
“Grazie al mio lavoro parlamentare ed ai governi da lui contrastati, il sindaco può annunciare opere ed interventi. Infatti sono i finanziamenti del fondo 4% e del fondo complementare sisma a consentire a L’Aquila di ottenere risorse. Per Biondi è facile, si trova le casse piene di fondi che mai nessun sindaco ha avuto. Si, perché io ho lavorato in questi anni per trovare tante risorse e le ho portate in Abruzzo, a L’Aquila e nei crateri sismici perché per me il primo interesse è il bene comune. Con i soldi assegnati da Roma, il sindaco fa conferenze stampa e annunci. Ma quando bisogna partecipare ai bandi, gli scivoloni e le inadempienze diventano vergognose e si danneggia la città. Il Pnrr ha destinato 183,9 milioni all’Abruzzo per la rigenerazione urbana, 117,3 milioni di competenza del Ministero dell’Interno e 66,6 di cui è responsabile il Ministero delle Infrastrutture”.
“Ebbene, il Viminale ha già finanziato 14 proposte nell’ambito degli “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale”; stando ai dati diffusi dall’Osservatorio Abruzzo, le somme più rilevanti andranno a Pescara e Chieti (20 milioni per comune), seguite da Teramo (19,2 milioni) e Montesilvano (10). Altre risorse (circa 5 milioni per comune) saranno destinate alle principali località della provincia di Teramo (Martinsicuro, Giulianova e Silvi), Chieti (Francavilla al Mare, Ortona e Vasto), Pescara (Spoltore). Infine, la città di Lanciano (Chieti) ha avuto un finanziamento di 3,5 milioni di euro.
In provincia dell’Aquila, sono stati ammessi progetti presentati dai comuni di Sulmona e Avezzano. E L’Aquila?”, vi starete chiedendo; L’Aquila non ha avuto alcun progetto finanziato.
Questa è la triste realtà: innanzi alla possibilità di ottenere risorse per programmi e interventi pure fondamentali, che dovrebbero intrecciare esigenze sociali, ambientali e di sicurezza dell’abitare, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini, l’amministrazione di centrodestra si è dimostrata, di nuovo, distratta o, peggio, incapace. Eppure di aree da rigenerare ce ne sono tante, sia nei quartieri che nei borghi.
D’altra parte, la Giunta comunale aveva già fallito sia sul bando istruito dal Mims per la rigenerazione urbana, avendo presentato un solo progetto da 6,5 milioni per l’ex scuola di Sassa sebbene avesse potuto fare di richiesta di finanziamento per tre progetti, fino ad un massimo di 15 milioni di euro l’uno, sia sul bando Sport e periferie del 2020. Tra l’altro il progetto di Sassa è rientrato solo grazie all’emendamento del Pd che ha finanziato lo scorrimento della graduatoria.
A dire che la giunta Biondi sta provando a fare tesoro del Pnrr, avversato in ogni sede da Fratelli d’Italia, con piccoli interventi a pioggi, ordinari, utili a coprire le mancanze di questi anni; quando si tratta di mettere in campo una vera progettazione strategica, però, capace di ridisegnare davvero, e in meglio, il volto della città, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il Comune di Teramo, gode anche esso delle risorse del fondo complementare, ma giustamente ha pensato bene di recuperare altro partecipando al bando e accreditandosi oltre 19 milioni. Avrebbero fatto comodo anche a noi. “ Così la Deputata Stefania Pezzopane denuncia la grave perdita di finanziamenti da parte del Comune dell’Aquila sul Bando rigenerazione”.