Non possono essere le lavoratrici e i lavoratori a pagare “la spesa intelligente di Albert Einstein“, sarà sciopero in tutti i punti vendita Eurospin dell’Abruzzo, circa 60 sul territorio regionale con almeno 700 addetti. Il 13 agosto intera giornata, dopo aver cercato inutilmente un dialogo costruttivo con l’azienda e dopo consultazioni assembleari con i lavoratori, la UILTUCS ABRUZZO e la FISASCAT ABRUZZO MOLISE hanno deciso di proclamare una giornata di sciopero sul territorio abruzzese. La decisione presa per le “condizioni di lavoro, nei punti vendita del gruppo, sono ormai intollerabili. Carichi di lavoro insostenibili, turni massacranti, obbligo per gli addetti di farsi carico anche delle pulizie di bagni e parcheggi, mancato rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro e salute dei dipendenti, utilizzo improprio delle clausole elastiche e flessibili senza che vengano retribuite, irregolarità nei livelli di inquadramento, trasferimenti coatti in sedi lontane senza applicare le indennità previste dal CCNL di categoria – spiegano in una nota i Segretari Regionali Bruno Di Federico, Alberto Stampone e Davide Frigelli – Le relazioni sindacali, poi, non sono mai state una priorità per l‘azienda: “alle richieste di confronto presentate per discutere i problemi segnalati da diverse strutture territoriali e nazionali non è stata data risposta“. Tutto questo accade all‘interno dei negozi di un gruppo che vanta un eccellente fatturato, che non solo non ha subito flessioni durante la pandemia, ma è addirittura cresciuto. Una situazione intollerabile per la Uiltucs ABRUZZO e la Fisascat ABRUZZO MOLISE, che chiedono di voltare pagina e migliorare la qualità del lavoro delle lavoratrici e lavoratori del gruppo EUROSPIN.
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