Con le tante risorse di cui la Regione dispone varrebbe la pena intervenire su opere, magari già avviate, che possano avere un valore ed una utilità culturale e sociale diffuse sul territorio.
Opere pubbliche da valorizzare indipendentemente dal “colore politico” dell’Amministrazione in carica, perché sono sempre a vantaggio della collettività intera.
Mi riferisco, in questa circostanza, al Centro polifunzionale di Luco de’ Marsi, una struttura avviata e sorta molti anni fa con l’idea ambiziosa si offrire spazi culturali, ricreativi e sociali non solo ai cittadini del paese ma a tutta l’area circostante.
Il progetto costato finora circa 2 milioni di euro, e realizzato con fondi propri del Comune, ha bisogno di un contributo straordinario per essere completato, non essendo il Comune in condizioni di accendere nuovi mutui per ottenere le risorse necessarie.
Intervenendo subito – ed evitando così altri ritardi e un ulteriore degrado delle opere finora realizzate – si raggiungerebbe l’obiettivo di dotare il paese di un Teatro al servizio delle attività culturali e creative delle associazioni locali (la tradizione teatrale amatoriale è da sempre un pilastro dell’identità e della coesione collettiva), di una Pinacoteca e di aree espositive, di uffici pubblici con una qualificata aula consiliare, di spazi destinati agli incontri e alla socialità, di un Bar con i necessari servizi ricreativi.
Sarebbe necessario un finanziamento di circa 1,8 milioni di euro che potrebbero essere anche individuati in diverse tranche essendo disponibile il progetto definitivo, ma non ancora esecutivo. E la stessa realizzazione degli impianti potrebbe essere studiata in modo modulare per evitare costi di consumo eccessivi, funzionalità e risparmio energetico.
Anni fa la precedente amministrazione tentò anche una vendita, ma senza riuscire ad ottenere l’interessamento di un privato pronto ad intervenire per gestire l’impianto.
Con l’intervento della Regione si completerebbe l’opera facendone un luogo di fruizione pubblica.
Considero questa una proposta concreta, ragionevole, giusta.
E mi incarico fin d’ora di sostenerla con un emendamento in sede di Bilancio, augurandomi di trovare il consenso e il sostegno dei colleghi della maggioranza e del territorio marsicano.
Sarebbe il modo giusto e costruttivo per impostare il confronto consiliare senza pregiudizi ed avendo a cuore unicamente gli interessi della nostra gente.