Le vicende dell’ospedale di Avezzano hanno portato molto spiacevolmente alla ribalta nazionale lo stato di grave degrado della nostra sanità dopo anni di tagli lineari, di blocco del turnover, di chiusure e aperture dei pronto soccorso di Tagliacozzo e Pescina, di atti di programmazione tardivi, sbagliati, ammiccanti ai soliti centri di potere ed ancora sotto esame da quasi 3 anni. Ultimi episodi quelli sotto la pandemia di covid che ci hanno visti protagonisti, a livello nazionale, con la morte di Enzo Di Felice, l’uomo morto in auto davanti al pronto soccorso di Avezzano e del degrado del reparto covid documentato dalle Iene, da non dimenticare.
Non ci sono le condizioni per scaricabarile politici, perché la situazione di degrado trae le sue origini da tanto tempo, e da tutti gli avvicendamenti politici, chi più e chi meno, alla guida della regione.
Né sono accettabili editti bulgari che scaricano sui medici, “cornuti e mazziati”, le colpe altrui, con provvedimenti di sospensione iniqui ed al di fuori di ogni regola contrattuale e legislativa, o con richieste inappropriate di licenziamenti e condanne immediate e senza appello alla gogna mediatica. Al massimo la soluzione adottata dai vertici è quella del “chi parla” o “chi ha parlato con la stampa” con aperture di provvedimenti disciplinari e addirittura perdita del posto di lavoro per chi denunciasse.
E ancora oggi:
Il mio ricovero nel reparto di Cardiologia di Avezzano non può restare dentro queste mura. È nella mia indole la volontà di combattere l’indifferenza, l’incuria, l’egoismo.
È nel mio senso di giustizia denunciare e documentate come un reparto essenziale, vitale, come l’UTIC sia privo di cose BASILARI per la dignità del malato.
Le foto allegate documentano l’assenza della porta nella camera di degenza, l’assenza dei comodini, sostituiti senza il minimo rispetto da comuni sedie, totale inesistenza di carrelli sui letti per dispensare il pasto a chi non può alzarsi.
Per gli Infartuati nell’Utic, che accoglie nei pochi letti a disposizione uomini e donne, c’è un solo separatore per tutelare la dignità del malato. Non hanno vassoi telescopici per poter mangiare da soli al letto!!!!
Questo reparto dell’Ospedale di Avezzano è stato ristrutturato….. una RISTRUTTURAZIONE che in corso d’opera è stata lasciata a metà perché per qualcuno sono finiti i fondi.
Tutto questo, e questa è la cosa che mi indigna di più, comporta disagio al lavoro di un equipe medica ed infermieristica straordinaria!!! Medici che lavorano incessantemente, che visitano in ambulatori cupi, stretti, inaccettabili per la loro attività.
Questa è AVEZZANO!