“Le misure approvate dal Consiglio regionale rappresentano un primo passo per dare risposte in favore delle famiglie e delle imprese contro il caro bollette, in favore del comparto dello sport e per rimediare al taglio dei fondi alla disabilità sulla vita indipendente”: lo dichiara Daniele Marinelli, responsabile economia del Partito Democratico abruzzese.
Marinelli prosegue: “Si tratta di risorse ancora insufficienti, inferiori a quelle disponibili che avevamo dettagliatamente individuato, ma è una prima soddisfazione, dopo mesi di lavoro e di battaglie politiche e dopo aver indicato con grande determinazione questi capitoli come fondamentali e prioritari. C’è ancora molto da fare, ma il Consiglio di ieri ha giustamente e clamorosamente smentito l’arroganza di Marsilio. A meno che il Presidente della Regione non consideri scemi, indecenti o pagliacci anche gli esponenti della sua stessa maggioranza, le risorse c’erano e ci sono, come diciamo da settembre e come hanno sostenuto e sostengono con forza le parti sociali e le associazioni di categoria, che vanno molto ringraziate per l’impulso significativo che hanno dato in questi mesi. Le idee e gli emendamenti del Partito Democratico e del centrosinistra non erano dunque stupidaggini frutto di mistificazioni – come le aveva definite il Presidente romano – ma proposte concrete, fattibili, realizzabili. Ora bisogna continuare a lavorare, senza sosta, per potenziare ulteriormente le misure, in buona parte ancora inadeguate, ma con la fiducia di aver segnato un primo risultato in favore dei cittadini e delle imprese abruzzesi. Sul caro bollette, l’intervento della Regione non può che essere parziale ed aggiuntivo rispetto a quelli del Governo, per la proporzione delle risorse a disposizione, ma si può dare un contributo importante – come è accaduto in molte altre Regioni del Paese – per affrontare le difficoltà che stanno mettendo in ginocchio i bilanci delle famiglie e delle attività economiche. Con buona pace del Presidente romano, della sua arroganza e della sua totale indifferenza per le cose che riguardano l’Abruzzo e gli abruzzesi”.