di Leonardo Alfatti Appetiti
L’Orso marsicano è un’icona promozionale che genera sul territorio un valore promozionale di 9 milioni di euro, una cifra a cui corrisponde una “pubblicità” gratuita indiretta che risulta nettamente superiore alle spese sostenute per la gestione del conflitto uomo-orso in termini di prevenzione e indennizzo dei danni economici causati dal plantigrado.
Lo conferma uno studio commissionato nell’ambito del progetto Life ARCPROM “Bentornato Orso gentile”, cofinanziato dall’Unione Europea per migliorare la coesistenza uomo-orso attraverso la comunicazione, il dialogo con il territorio e la prevenzione-gestione delle situazioni in cui uomo e orso possono venire in contatto, che ha misurato l’impatto economico dell’orso marsicano per il territorio in cui vive rispetto alla sua narrazione positiva sui media.
“Il miele, l’olio, la frutta e gli ortaggi del Parco Nazionale della Maiella diventano più
buoni perché per produrli gli agricoltori e gli apicoltori si sono impegnati ad adottare tecniche e comportamenti per favorire la tutela dell’orso, della biodiversità e dell’ecosistema nel quale vive questo grande mammifero simbolo dell’Abruzzo”.
È questo il senso del marchio “Bear Friendly” che il Parco Nazionale della Maiella, in collaborazione con il WWF Italia, ha istituito e che il 19 dicembre è stato conferito, nel corso di un incontro pubblico, ai venti primi produttori che operano nei comuni dell’area protetta, applicando specifici disciplinari a favore dell’orso bruno marsicano e del suo habitat.
L’incontro, cui hanno preso parte Lucio Zazzara, Presidente del Parco Nazionale della Maiella, Luciano di Tizio, Vice Presidente WWF Italia, Luciano Di Martino, Direttore del Parco Nazionale della Maiella, e Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo, ha evidenziato come il marchio “Bear Friendly” sia un’azione che mira a premiare tutti coloro che nella loro attività quotidiana agiscono consapevolmente per evitare situazioni di conflitto con l’orso e applicano volontariamente tecniche di produzione a basso impatto sull’ecosistema.
La convivenza tra orso e uomo, dunque, non solo è possibile ma è auspicabile perché la presenza di questo mammifero, purtroppo ancora fortemente minacciato, fa bene anche all’economia dei territori.
“Per il Parco”, ha spiegato Lucio Zazzara, Presidente del Parco Nazionale della Maiella, “quest’azione è un grande passo concreto nella strategia di tutela dell’orso bruno marsicano, un passo che aiuterà a riconoscere l’orso come parte integrante e valore del territorio, a moltiplicare i comportamenti virtuosi e che favorirà un dialogo con gli operatori economici dell’area protetta, per coinvolgerli sui temi della conservazione della natura, che è possibile solo se diventa una responsabilità di tutti”.
Per cogliere questo obiettivo, infatti, è necessario lavorare in squadra, coinvolgendo i diversi attori sul territorio: enti, istituzioni, associazioni e, per l’appunto, imprese. Una cosa è certa: i prodotti del Parco Maiella che si fregeranno del logo dell’orsetto avranno di sicuro una marcia in più. L’auspicio è che dopo le prime 20 aziende selezionate, nel 2023 altre realtà abruzzesi vorranno diventare anche loro amiche dell’orso.