L’Ente ha attivato, sin dalle prime ore dalla situazione di allerta, il Centro Operativo comunale ed ha approntato, di concerto con Prefettura e artificieri dell’Esercito italiano provenienti dal 6° Reggimento Genio Pionieri di stanza a Roma, il piano-sicurezza per i cittadini. Il Vademecum, in formato cartaceo e digitale, viene distribuito in questi giorni a tutti i residenti coinvolti nelle operazioni di evacuazione, stabilite per domenica 26 febbraio. I residenti nella zona di rischio dovranno lasciare obbligatoriamente la propria abitazione entro e non oltre le ore 8 e 30 di domenica, per consentire di portare a termine, nella massima sicurezza e tranquillità, le operazioni di disinnesco.
L’area individuata comprende un raggio di 1481 metri dal punto di rinvenimento dell’ordigno bellico. L’intervento dovrebbe concludersi intorno alle ore 13 di domenica. Il rientro, con la fine delle operazioni, verrà comunicato dal suono della sirena.
Come ribadito nella riunione odierna in Prefettura, le forze dell’ordine lavoreranno in sinergia e saranno presenti per evitare attività di sciacallaggio.
Il raggio di 1481 metri dal punto di ritrovamento dell’ordigno è stato calcolato dagli artificieri dell’Esercito Italiano sulla base della distanza di proiezione di schegge, frammenti o detriti per via dell’effetto ‘frammentazione’.
Il piano di allontanamento dei cittadini predisposto dal Comune prevede una particolare attenzione rivolta alla fascia dei soggetti più fragili, tra i quali gli anziani, le persone affette da malattie e i cittadini con disabilità. Infine, tutte le persone che dovranno evacuare la propria abitazione saranno avvisate con cartelli affissi, comunicazioni sul sito istituzionale del Comune (www.comune.avezzano.aq.it), social network, mezzi audio e video.
Gli ultraottantenni soli, che hanno bisogno di assistenza, potranno chiamare i numeri del COC (Centro Operativo comunale) 0863 1809815 e 3666712054.
Per quanto riguarda invece le persone non autosufficienti o “fragili” possono chiedere supporto, anche per il trasferimento, ai numeri 0862/1820989 o 0862/1820990.
I dirigenti delle varie funzioni di protezione civile hanno previsto cautelativamente un plafond di 70 mila euro in bilancio per sopperire a tutte le eventuali esigenze con particolare riferimento proprio a quelle dei soggetti fragili. Ad oggi, le spese, ammontano a 12 mila euro e, presumibilmente, la somma totale delle attività comunali di gestione dell’emergenza potrebbe aggirarsi intorno ai 25 mila euro.