Tutto secondo le regole del Codice Stradale: per ogni varco sono previsti due segnali. L’effetto finale è un po’ bizzarro. Intanto si attende il completamento della pista che in questi giorni verrà verniciata di rosso.
Decine di segnali in poco più di 500 metri. Se non è un record, poco ci manca. Tutto regolare, s’intende, perché, i cartelli della pista ciclabile di via XX Settembre, seguono le norme di legge. Il paradosso bizzarro però è evidente.
Inizio e fine della pista, in prossimità delle uscite dei parcheggi posti a lato di abitazioni o attività commerciali e supermercati, oltre che dei varchi pedonali: due cartelli per volta, in fila indiana, a creare un suggestivo quanto inedito effetto, quasi artistico, mentre se ne attende il completamento.
La segnaletica stradale è uno dei più importanti elementi di lettura della sede stradale e di condizionamento sul comportamento dei conducenti dei veicoli.
La segnaletica per i ciclisti diventa fondamentale per promuovere condizioni di sicurezza e di diffusione nell’uso della bicicletta, nell’ambiente urbano ed extraurbano del territorio italiano.
Progettare una corretta segnaletica a favore della mobilità ciclistica aiuta a definire i criteri di come rendere ciclabili le strade, allo scopo di superare la logica di separare sempre, o preferibilmente, le diverse categorie di traffico (veicoli a motore, ciclisti, pedoni).
I segnali previsti per le biciclette dal Codice della Strada sono limitati ma essenziali. È necessario definirne nel
dettaglio la regola d’utilizzo, e condizionare il comportamento dei conducenti dei veicoli al rispetto del loro significato e della norma che a loro rimanda. Questo è possibile con l’aggiornamento degli opportuni articoli del Codice della Strada, ma anche solo con l’approfondimento interpretativo ufficiale del Codice e del Regolamento da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Invece, la segnaletica d’indicazione per gli itinerari ciclabili e/o ciclopedonali va definita perché il Codice della Strada non esaurisce in modo soddisfacente la materia, al contrario degli altri paesi europei.
Nelle strade esistenti spesso l’itinerario è realizzato in spazi limitati e fortemente vincolati dall’edificato. La segnaletica diventa quindi importante per evidenziare la presenza dell’itinerario, in particolare nelle intersezioni e nei punti d’attraversamento e di conflitto con i pedoni e con i veicoli a motore (in movimento ed in sosta).
Per ridurre l’impatto visivo della segnaletica verticale, è preferibile utilizzare quella di formato ridotto, o a segnale composto, nella quale inserire anche quelli di indicazione o di conferma per i ciclisti.
Agli uffici tecnici diciamo che “un po’ di buon senso non guasta mai.”