“L’ospedale di Avezzano descritto dal consigliere del Pd Silvio Paolucci e da altri esponenti della sinistra è la rappresentazione reale di quella che fu la loro gestione della sanità. Il vero disastro, infatti, è quello che abbiamo trovato noi, al momento dell’insediamento, causato da una mala gestio del centrosinistra senza precedenti. Dalla mancanza di primari alla totale assenza di interventi strutturali che, infatti, abbiamo dovuto subito mettere in cantiere.
Con il governo regionale di Marco Marsilio è iniziato un percorso di indiscutibile cambio di rotta e, nonostante le macerie ereditate della sinistra, siamo riusciti nell’intento di rinnovare i direttori, con un percorso che completeremo a breve, e a ottenere l’approvazione della rete ospedaliera che porterà, come già detto, certezze in termini di nuovi e determinanti investimenti. Un dato su tutti: dal 2019 ad oggi sono stati assunti, dall’Azienda, complessivamente 1441 sanitari, con un differenziale di circa 200 unità, e solo nell’ospedale di Avezzano, dal giugno 2021 sono stati contrattualizzati 67 infermieri. Vale la pena ricordare come la struttura ospedaliera di Avezzano abbia avuto necessità anche di interventi strutturali sui servizi igienici: tutti gli avezzanesi e i marsicani ricordano le camminate dei pazienti nei corridoi per dirigersi da e verso i bagni con le flebo al seguito. Uno spettacolo vergognoso e lesivo della dignità dei malati. Per non parlare del pronto soccorso senza primario e con il personale ridotto all’osso mentre da oggi con l’holding area si stanno creando le migliori condizioni per offrire ulteriori spazi finalizzati a una gestione ancor più efficace dell’emergenza che garantisca, soprattutto, il rispetto del paziente.
E’ bene anche ricordare che il nuovo nosocomio, di cui è stato approvato l’accordo di programma e il relativo progetto esecutivo, sarà realizzato grazie alla nuova rete ospedaliera. Gli ulteriori servizi annunciati in questi giorni, dai nuovi primari agli interventi strutturali e sulle piante organiche, sono il segno tangibile anche di guide certe all’interno dei reparti nei quali vigeva, invece, la precarietà della direzione. L’azienda è egregiamente condotta dal professor Romano che nonostante le tante difficoltà, non ultima legata all’azione terroristica degli hacker, è riuscito a limitare il più possibile le carenze fisiologiche ereditate dalla passata gestione. Una vera rivoluzione per l’ampio territorio che si serve dell’ospedale di Avezzano sebbene i due anni di pandemia abbiano costretto a rimodulare tutta l’organizzazione sanitaria e i cronoprogrammi che l’attuale amministrazione regionale si era data.
Tutto questo nella totale assenza della sinistra, ridotta a mera spettatrice. Gli esponenti di sinistra, come al solito, quando si trovano in uno stato di emergenza pretendono solidarietà dalle altre forze politiche mentre quando la contingenza emergenziale è gestita dal centrodestra puntano il dito come se la causa dipendesse da chi governa. Ci sono temi e temi per fare propaganda elettorale e fa specie che la sinistra non risparmi mai quelli legati alla salute e ai diritti dei cittadini sui quali, la storia recente lo dice, hanno ben poco da insegnare. Ma gli abruzzesi lo sanno”. Così, in una nota, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia.