“Pressoché nel silenzio generale, nella nostra ASL si sta consumando l’ennesima vertenza che rischia di indebolire i livelli di assistenza per l’importante servizio della riabilitazione psichiatrica” – così in una nota il segretario provinciale del Partito democratico Francesco Piacente.
“Con la deliberazione n. 608 del 21 marzo scorso la ASL 1 dell’Aquila ha prorogato l’affidamento esterno per il servizio di Riabilitazione Psichiatrica presso le strutture afferenti l’UOC di Psichiatria degli adulti del Dipartimento di Salute mentale. Da allora nessuna prospettiva è stata mai più chiarita sul futuro di pazienti e operatori di tale essenziale attività per la ASL e per le storie personali e familiari di tanti utenti.
Il servizio di Riabilitazione Psichiatrica nella nostra ASL è stato storicamente gestito in outsourcing con affidamento esterno in forza della delibera 540 del 31 marzo 2017.
Oggi, la scelta di internalizzare il servizio a fronte della poca chiarezza da parte della direzione aziendale, porta con sé non poche preoccupazioni per utenti e operatori.
Siamo ormai prossimi al 30 giugno, data di scadenza prevista della predetta proroga del 21 marzo scorso, e nessuno ancora sa in che modo il servizio sarà successivamente assicurato.
Si parla di ulteriori proroghe ma anche di soluzioni assolutamente non accettabili come l’eventuale assunzione di lavoratori interinali.
E’ urgente una presa di posizione chiarificatrice da parte della direzione e della politica regionale. Non può infatti essere ignorato un problema tanto significativo che rischia di avere un impatto devastante per la salute mentale.
Vanno messe al centro prima di tutto le storie di tanti pazienti che hanno diritto a servizi adeguati. In particolare agli stessi va garantita la continuità assistenziale che, soprattutto nella salute mentale, riveste un ruolo centrale. E tale obiettivo può essere centrato solo mantenendo l’attuale rete di figure professionali che seguono i pazienti nel loro percorso riabilitativo (con particolare ma non esclusivo riferimento ai Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica che fungono da Case Manager, ossia sono un punto di riferimento insostituibile per i pazienti).
Lo stesso livello di attenzione va tenuto anche per le professionalità che negli anni hanno consentito uno standard assistenziale altamente qualificato, prestando la loro meritoria attività lavorativa anche nel corso del durissimo periodo dell’emergenza COVID-19, e che oggi non possono essere disperse con scelte confuse e poco ponderate. Parliamo di professionisti e professioniste che sono un patrimonio della nostra sanità territoriale”.