Prosegue l’attività dei militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Roseto degli Abruzzi (TE) a contrasto dell’esercizio abusivo delle professioni – sommerso d’azienda – i quali attraverso un’attenta analisi dei social media più noti hanno scoperto e sottoposto a controllo un locale adibito a “centro estetico”, gestito da una persona fisica di provenienza extracomunitaria, la quale esercitava l’attività professionale in totale assenza della qualifica di “estetista”, dell’iscrizione all’albo delle imprese artigiane o nel registro delle imprese e della prevista dichiarazione di inizio attività.
Molte altre sono le irregolarità contestate dai Finanzieri alla titolare del centro estetico, che riguardano le violazioni alla normativa sul lavoro, la mancata tracciabilità dei pagamenti nonché l’evasione fiscale, in quanto trattasi di soggetto totalmente sconosciuto al fisco.
L’attività investigativa si è conclusa con la segnalazione al Sindaco competente per territorio, cui è stata proposta la chiusura dell’attività, per la violazione amministrativa ai sensi dell’art.12 della Legge 4 gennaio 1990, n.1.
Le azioni del Corpo sono indirizzate a sostenere l’economia sana e il sistema finanziario del Paese a tutela delle imprese oneste, atteso che il sommerso d’azienda è orientato alla riduzione illegale dei costi di “struttura” (fiscali, organizzativi e del lavoro) per massimizzare i profitti e ottenere vantaggi competitivi impropri.