“Finalmente si apre una nuova fase per il futuro produttivo e occupazionale del Sud.
In pochi mesi il governo Meloni ha messo in campo una serie di provvedimenti strutturali molto significativi.
Ultima iniziativa, l’istituzione di un’unica Zona economica speciale (Zes) per l’intero Mezzogiorno, in alternativa alle attuali otto Zes territoriali esistenti”.
Lo afferma in una nota l’on. Chiara Gemma, europarlamentare di Ecr-Fdi.
“Con questa scelta del governo – evidenzia – si apriranno nuove possibilità anche per l’Abruzzo dove solo 37 comuni fanno parte della Zes regionale.
Ora, grazie alla Zes unica per il Sud, tutti i comuni abruzzesi avranno le stesse possibilità dei 37 centri che fanno già parte della Zes regionale. Di conseguenza le nuove iniziative imprenditoriali saranno realizzabili in tutta la regione e si potrà ampliare il potenziale della Zes Abruzzo che ha già coinvolto centinaia di aziende e avviato decine di iter autorizzativi.
L’istituzione di un’unica Zes – spiega l’on. Gemma – è stata già accettata dall’Ue e servirà a garantire misure di semplificazione per la nascita e l’implementazione di nuove imprese.
I benefici più importanti, attribuiti attualmente alle Zes, consistono nella fiscalità di vantaggio attraverso il credito d’imposta e l’istituzione di uno sportello unico digitale per ottenere velocemente le autorizzazioni necessarie.
La Zona economica speciale unica per le regioni del Sud – sottolinea l’eurodeputata – si andrà a collegare alla riforma delle aree produttive inserita negli obiettivi del Pnrr e ai diversi strumenti di programmazione pluriennale europei e nazionali.
La sua istituzione, fortemente voluta dal premier Meloni e dal ministro agli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr Fitto, è doppiamente importante vista la crisi demografica, economica ed occupazionale che caratterizza vaste aree del Mezzogiorno.
In particolare, dopo la crisi dovuta al Covid-19 e la crisi del 2008 che hanno ampliato ancora di più il divario tra le regioni meridionali e quelle del Nord Italia.
Quanto ha deciso il governo – conclude l’on. Gemma – è un risultato politico e strategico di forte rilievo per rendere il Sud competitivo e attrattivo rispetto agli investimenti di imprese nazionali ed internazionali e per imprimere un cambio di passo all’economia”.