AVEZZANO – I nomi e i volti di questi presunti “scrocconi del ristorante” sono finalmente stati svelati, grazie all’impeccabile lavoro svolto dai carabinieri del Nucleo Operativo di Atessa.
I due giovani, G.M., un trentenne originario della zona di Altino in provincia di Chieti, e A.G., una ragazza di 25 anni, marsicana, sono stati individuati e denunciati con l’accusa di insolvenza fraudolenta e truffa. L’accusa principale riguarda un episodio avvenuto alla fine di agosto presso il ristorante Sen6 di via Garibaldi, dove la coppia avrebbe gustato prelibatezze di sushi per un valore di 89,50 euro prima di dileguarsi senza pagare, utilizzando come scusa la necessità di fumare una sigaretta.
L’atipico modus operandi di questa coppia “scroccona” è diventato motivo di preoccupazione per i ristoratori locali, dato che si era ripetuto anche in altri 2 ristoranti della zona. La coppia è stata catturata dalle telecamere di sorveglianza dei vari locali, e alcuni ristoratori hanno condiviso la loro amara esperienza su social media, sperando di sensibilizzare ed allertare anche gli colleghi ristoratori.
Il proprietario del “Brace Restaurant” di Lanciano è uno dei commercianti che è caduto vittima delle malefatte della coppia, subendo una truffa la settimana scorsa. La segnalazione di questo incidente è stata raccolta da Giannangelo Lusi, proprietario dell’hotel-ristorante Masseria di Atessa. Lusi, che ha riconosciuto la coppia descritta in base alle immagini delle telecamere di sorveglianza, non si è limitato a condividere il fatto sui social media, ma ha presentato anche una denuncia formale presso i carabinieri di Atessa.
Il procedimento penale è ancora nelle fasi iniziali delle indagini preliminari e tutto sembra indicare che G.M. e A.G. siano gli stessi individui responsabili delle numerose cene non pagate che hanno messo a segno nella zona di Avezzano, Lanciano e Atessa durante l’estate.