Non poteva mancare la polemica, tra le tante del PD, sull’amministrazione Santilli a Celano riguardo i ritardi della fine dei lavori e apertura della nuova scuola secondaria di primo grado “Beato Tommaso da Celano”.
“I ritardi sulla riconsegna dei cantieri e il raddoppio dei tempi e delle spese di realizzazione sono la costante per quanto riguarda le opere pubbliche al Comune di Celano. Precarietà ed incertezza questa volta hanno riguardato gli studenti, le famiglie, gli insegnanti e tutti i lavoratori della scuola di Via La Torre. L’opera finanziata con fondi dei governi di centrosinistra, va ricordato, è iniziata a febbraio 2020, i lavori dovevano essere ultimati ed avere la piena fruibilità dei luoghi in appena 10 mesi ma, i continui rinvii hanno portato a posticipare dopo 3 anni anche l’inizio di questo anno scolastico. Comincia così la nota il segretario del Pd Celano, Ermanno Natalini, che continua – Da parte dell’amministrazione ci saremmo aspettati le scuse agli alunni, una autocritica e il riconoscimento degli errori commessi e una costante informazione sullo stato di avanzamento dei lavori e dei collaudi. Un plauso va rivolto ai consiglieri di minoranza che con serietà e con spirito costruttivo hanno effettuato un sopralluogo al cantiere al fine di sincerarsi sulla reale situazione e sullo stato delle opere ancora da realizzare e che risultano incomplete.”
Ma su questo è necessario da parte della nostra redazione fare un punto di chiarezza ad onor del vero e per dovere di cronaca.
I lavori della scuola sono stati sospesi subito dopo l’avvio dell’inchiesta denominata “Acqua Fresca”, avviata proprio per le varie denunce presentate dagli stessi esponenti del PD che oggi lamentano i ritardi e che ancora non hanno trovato fondamento su diversi capi d’accusa, tant’è che per i 56 indagati vennero, per alcuni stralciate le accuse e per altri, innanzi alla Suprema Corte di Cassazione, la stessa annullava senza rinvio l’ordinanza impugnata motivando come segue – “Le misure non potevano essere applicate per evidenti e gravi carenze nelle ordinanze del Gip e del Tribunale del Riesame” – le ipotesi di reato mancano di concretezza (sono state fornite argomentazioni generiche) e manca l’attualità (i fatti sarebbero accaduti tra il 2017 e il 2018). La Corte di Cassazione aveva, altresì, censurato i capi di imputazione in capo al sindaco per falsità ideologica, turbativa d’asta e turbata libertà della procedura, in quanto lo stesso si era attivato, attraverso atti di autotutela, per annullare alcune gare pubbliche. Il tutto portò alla sospensione dei lavori anche della succitata scuola per oltre un anno e mezzo.
Ma torniamo al comunicato dopo questa doverosa nota giornalistica.
“L’obiettivo primario per noi resta quello di avere un’edilizia scolastica sicura ed innovativa, con luoghi salubri ed accoglienti dove centrale rimane la crescita culturale, l’apprendimento e l’integrazione dei nostri ragazzi”. Cosi in una nota il segretario del Pd Celano, Ermanno Natalini.