TERAMO − Ha registrato una straordinaria affluenza il seminario di domenica scorsa a Piano d’Accio – nella sede del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo – dal titolo Come la Riabilitazione Veterinaria può collaborare con la medicina clinica e altre specialità organizzato dal Servizio di Fisioterapia e riabilitazione veterinaria dell’Ospedale Veterinario Universitario Didattico (OVUD).
«Negli ultimi anni − ha spiegato Fulvio Marsilio, responsabile del Servizio di Fisioterapia e riabilitazione dell’OVUD − nel nostro Paese sta crescendo l’interesse verso la fisioterapia e la riabilitazione veterinaria e il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo da oltre dieci anni si è inserito a pieno titolo nella formazione riguardante questa branca innovativa della Medicina Veterinaria: è attualmente l’unico ateneo italiano ad avere all’interno del corso di studi un modulo sulla Riabilitazione Veterinaria e un Corso di perfezionamento post-laurea in Riabilitazione Veterinaria, aperto sia a medici veterinari che a tecnici veterinari, che viene riproposto e rinnovato ogni anno e che registra un numero sempre maggiore di richieste di partecipazione».
Hanno partecipato al seminario Barbara Di Martino, presidente del Corso di laurea in Medicina Veterinaria; Domenico Santori, presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari di Teramo che ha patrocinato l’evento; Augusto Carluccio, che ha diretto il Dipartimento di Medicina Veterinaria; i docenti del Corso di perfezionamento post-laurea in Riabilitazione veterinaria Laura Silenzi, Stefania De Dominicis, Miriam Caramico e Michele Rasola.
Vista l’ampia partecipazione al seminario, è stata annunciata l’organizzazione di un Simposio a Pescara nel mese di settembre prossimo, nel quale saranno coinvolti oltre 15 relatori nazionali e internazionali in materia di fisiatria, ortopedia, neurologia, tra cui il dottor Darryl L. Millis, la dottoressa Natasha Olby, docente di neurologia e neurochirurgia alla North Carolina State University e il luminare dottor Stephen J. Ettinger.