È morto all’età di 88 anni Papa Francesco. Alle 7,35 questa mattina Jorge Maria Bergoglio si è spento a Roma a seguito dell’aggravamento delle condizioni, che nelle ultime settimane aveva manifestato varie volte fatica a respirare.
Il 23 marzo papa Francesco era stato dimesso dal Policlinico Gemelli di Roma, dov’era ricoverato dal 14 febbraio a causa di una polmonite e varie altre complicazioni all’apparato respiratorio. Era in realtà da dicembre che molti avevano iniziato a notare diversi segni di stanchezza del pontefice, che in seguito aveva scelto di celebrare la messa della vigilia di Natale dentro la basilica di San Pietro invece che nella piazza e nelle settimane successive aveva affidato la lettura di molti suoi discorsi pubblici ai collaboratori. Lui stesso aveva parlato del suo stato di salute nei giorni precedenti al ricovero, quando aveva dovuto interrompere la lettura dell’omelia durante una messa a San Pietro perché faticava a respirare.
Da quando era stato dimesso stava facendo la sua convalescenza a Santa Marta, il residence dove abitano i cardinali durante il conclave (cioè il processo di selezione di un nuovo papa) e dove papa Francesco aveva scelto di vivere. Giovedì scorso aveva fatto visita alle persone detenute nel carcere Regina Coeli di Roma.
Poco fa Sua Eminenza, il Card Farrell, ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: «Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio e amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino».
L’annuncio della morte di Papa Francesco è stato dato nella Cappella di Casa Santa Marta dal camerlengo. Accanto a lui il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, il Sostituto mons. Edgar Pena Parra e il Maestro delle Cerimonie mons. Diego Ravelli.