Dopo l’esito del referendum abrogativo sul lavoro, che non ha raggiunto il quorum, l’UGL Abruzzo interviene con una presa di posizione netta e responsabile. “Riteniamo necessario aprire una riflessione seria e profonda su quanto accaduto – afferma in una nota il Segretario regionale dell’UGL Abruzzo, Carlo Pentola – perché la mancata partecipazione al voto non può essere liquidata con slogan o semplificazioni.”
Secondo l’organizzazione sindacale, i temi posti dai quesiti – sicurezza sul lavoro, contratti a tutele crescenti, appalti e subappalti – toccano ambiti delicatissimi che richiedono ben altro approccio: “Questi argomenti – prosegue Pentola – vanno affrontati con serietà, con sguardo lungo e con proposte realmente utili per i lavoratori. Non servono battaglie simboliche, ma interventi normativi concreti, sostenibili e orientati al futuro.”
Per l’UGL Abruzzo, il mondo del lavoro ha bisogno di risposte nuove, non di vecchie formule, e per questo l’invito è a uscire dalla logica della contrapposizione ideologica: “Serve entrare nel merito delle questioni con soluzioni innovative, che sappiano conciliare competitività, sicurezza e dignità. La vera tutela del lavoro non passa per scorciatoie referendarie, ma attraverso riforme ben costruite e frutto di confronto con chi il lavoro lo conosce davvero.”
Conclude Pentola: “Come UGL Abruzzo restiamo convinti che la partecipazione, la contrattazione e la responsabilità siano le chiavi per affrontare le sfide del lavoro di domani, non le scorciatoie mediatiche. E continueremo a lavorare in questa direzione, con equilibrio e determinazione.”