Un episodio che scuote profondamente la comunità di Avezzano e riaccende l’allarme sul consumo di alcol tra giovanissimi: un ragazzo di soli 13 anni è stato trovato in coma etilico nel tardo pomeriggio di lunedì, in un terreno lungo via Pertini, nei pressi di piazza Cavour.
A trovarlo, in condizioni drammatiche, sono stati alcuni coetanei. Il giovane, di origine marocchina, era riverso a terra, privo di sensi, con un evidente ematoma sul volto. I ragazzi, presi dal panico, hanno subito allertato il numero di emergenza 112. Sul posto è giunta un’ambulanza del 118 che ha trasportato il minore d’urgenza all’ospedale di Avezzano, dove è attualmente ricoverato nel reparto di Pediatria. Fortunatamente, le sue condizioni sono ora stabili e non è in pericolo di vita.
I primi sospetti dei medici, alla luce delle escoriazioni su torace e schiena e della tumefazione alla testa, erano orientati verso un possibile episodio di violenza. Solo gli esami del sangue hanno chiarito la situazione: il ragazzo presentava un tasso alcolemico cinque volte superiore al limite consentito per un adulto. È probabile che sia caduto rovinosamente a terra dopo aver perso i sensi a causa dell’alcol, riportando le ferite compatibili con le sterpaglie del terreno.
La vicenda è stata immediatamente segnalata alla Polizia e alla Procura minorile dell’Aquila, che ora dovranno far luce su quanto accaduto: come è stato possibile che un tredicenne abbia avuto accesso a una tale quantità di alcol? Chi glielo ha procurato? Era solo o accompagnato da altri?
Episodio grave, che evidenzia un fenomeno allarmante e troppo spesso sottovalutato: l’accesso incontrollato all’alcol da parte dei minori, soprattutto stranieri. Una piaga che richiede una risposta urgente e coordinata da parte delle istituzioni, delle scuole, delle famiglie e dell’intera società. Prevenzione, educazione e controlli più severi sono strumenti indispensabili per evitare che si arrivi ancora una volta a sfiorare la tragedia.