AVEZZANO – Proseguono le indagini sulla violenta rissa scoppiata domenica sera in Piazza Risorgimento durante il concerto “Magia ’90”, che ha gettato nel panico centinaia di spettatori. È stato identificato un quinto indagato: si tratta di H.A.A.M., un giovane egiziano di 20 anni residente ad Avezzano. Il ragazzo è accusato di rissa e getto pericoloso di cose. Come gli altri coinvolti, verrà ascoltato oggi dalle autorità competenti.
L’episodio si è verificato poco dopo le 23, sul lato della piazza che affaccia sui portici. In pochi minuti, la situazione è degenerata in un violento scontro fisico, durante il quale è stato utilizzato anche dello spray al peperoncino. La sostanza ha provocato panico tra la folla, costringendo gli organizzatori a sospendere immediatamente lo spettacolo per motivi di sicurezza.
Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Avezzano in collaborazione con la polizia di Stato e la polizia locale, hanno potuto contare sulle riprese delle telecamere di videosorveglianza istallate nella città dal Comune. Grazie ai filmati registrati da quelle posizionate in piazza Risorgimento, le forze dell’ordine sono riuscite a identificare rapidamente i primi quattro responsabili della rissa: Ahmed Abdalla Abdelghani, 29 anni, egiziano; Jaouad Mamoun, 36 anni, marocchino; Issam Barkaoui, 34 anni, marocchino; e Vanessa Nuccetelli, 38 anni, residente a Luco dei Marsi.
I tre uomini sono attualmente detenuti nel carcere di Avezzano, mentre la donna si trova nella sezione femminile del carcere di Teramo. Tutti e quattro sono accusati in flagranza di reato per rissa, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, su disposizione del procuratore Maurizio Maria Cerrato.
Durante le concitate fasi dell’intervento, un vice brigadiere donna dei carabinieri, L.B., ha subito un’aggressione brutale: è stata morsa al naso e ha riportato lesioni con una prognosi di sei giorni.
L’intervento rapido e coordinato delle forze dell’ordine ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente, garantendo il ritorno alla normalità in una piazza affollata e spaventata.