Domenica scorsa Gioia dei Marsi ha vissuto una giornata intensa e profondamente legata alla propria identità. Nelle piazze e nei campi del borgo è andata in scena la V edizione della “Festa dell’agricoltura” insieme alla II edizione della Festa del “Solco dritto”, rievocazione storica della tracciatura del solco con i buoi. Un rito antico che in passato rappresentava il ringraziamento dei contadini per la stagione appena conclusa e che oggi rivive come simbolo di appartenenza e memoria collettiva.
La partecipazione è stata straordinaria: cittadini, visitatori e turisti hanno risposto con entusiasmo, confermando la volontà della comunità di valorizzare le tradizioni rurali e di costruire su di esse un futuro sostenibile. Gioia dei Marsi si conferma così un luogo dove la ruralità diventa eccellenza, intrecciandosi al turismo esperienziale che sempre più porta a scoprire e vivere il territorio.
Il successo della manifestazione porta la firma della Pro Loco di Gioia, autentico motore dell’evento, guidata dal presidente Pasquale Alfonsi e dal vicepresidente Andrea Longo, con la collaborazione di tutte le associazioni locali. Una sinergia che ha permesso di offrire al pubblico non solo la rievocazione storica, ma anche un ricco percorso tra stand agroalimentari e momenti di condivisione comunitaria.
Ospite speciale della giornata è stato il consigliere del Comune di Foligno Marco De Feliciis, in rappresentanza della rete dei “Borghi del Solco”, di cui Gioia fa parte, a testimonianza di una tradizione che lega più territori sotto il segno della cultura contadina.
Per il terzo anno consecutivo, Gioia dei Marsi ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di “Spiga Verde d’Italia”, e insieme al titolo di “Borgo del Solco” si propone sempre più come esempio di ruralità d’eccellenza. Durante il convegno sull’agricoltura in Piazza della Repubblica, il sindaco Gianluca Alfonsi ha ribadito con forza questa visione, sottolineando come la valorizzazione del lavoro agricolo sia la vera strada per lo sviluppo del territorio.
Al dibattito hanno preso parte figure di rilievo come il Sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura Luigi D’Eramo, il vicepresidente della Regione Abruzzo Emanuele Imprudente e l’assessore regionale Mario Quaglieri, insieme a numerosi amministratori marsicani.
La Festa dell’agricoltura ha rappresentato l’ultimo appuntamento di una lunga e vivace estate gioiese, caratterizzata da eventi capaci di attrarre un pubblico sempre più numeroso. Tra degustazioni, incontri e momenti di rievocazione storica, la giornata di domenica ha lasciato un segno profondo nella comunità.
Le parole del sindaco Alfonsi racchiudono lo spirito dell’iniziativa:
“Solo con il lavoro agricolo può aversi una vita razionale, morale. L’agricoltura indica cos’è più e cos’è meno necessario. Essa guida razionalmente la vita. Bisogna toccare la terra. Noi domenica lo abbiamo fatto.”
Un messaggio forte, che guarda al passato per costruire il futuro, nel segno della terra e delle radici.



