Episodio di microcriminalità in città ad Avezzano dove un’ auto parcheggiata lungo via Montello è stata ritrovata senza pneumatici. Un risveglio amaro per i residenti e, puntuale come un orologio, arriva la dichiarazione del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Pierfrancesco Mazzei, che parla di una “città abbandonata a se stessa” e accusa l’amministrazione Di Pangrazio di minimizzare i problemi di sicurezza.
Fin qui, nulla di nuovo. L’opposizione che attacca la maggioranza e la cittadinanza che resta spettatrice di una polemica ormai di routine. Ma la vera questione, quella che svela tutta l’ipocrisia politica del dibattito sulla sicurezza, è un’altra.
Mentre FdI ad Avezzano solleva un polverone per le gomme rubate, a Sulmona — comune a guida Fratelli d’Italia — si consuma una rapina violenta in pieno giorno, nel cuore del centro storico.
Un episodio ben più grave, che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche. Due uomini, entrambi campani, hanno tentato di mettere in atto una truffa del “pacco” ai danni di un’anziana, fingendo un incidente e chiedendo denaro. Ma la scena si è presto trasformata in un’aggressione dentro casa: la donna, il marito e il figlio — un colonnello dei carabinieri — sono stati assaliti dai malviventi. Solo la prontezza dell’uomo e l’intervento dei passanti hanno evitato il peggio. Uno dei due aggressori è stato arrestato dopo essere stato bloccato e malmenato dalla folla, mentre l’altro è ancora ricercato.
Insomma, mentre ad Avezzano per le gomme rubate qualcuno parla di allarme sicurezza, a Sulmona si rischia una tragedia familiare in pieno centro cittadino. Eppure, da parte dei dirigenti di FdI, non si registra lo stesso fervore polemico, la stessa indignazione pubblica, la stessa enfasi nel denunciare l’“insicurezza” della propria amministrazione.
La domanda, allora, è inevitabile: la sicurezza è un tema serio o solo uno strumento di propaganda a intermittenza, da usare quando conviene?
La sicurezza dei cittadini — di Avezzano, di Sulmona o di qualsiasi altro comune — non può diventare un terreno di scontro ideologico. O vale per tutti, o non vale per nessuno.
Fino a quando il dibattito politico continuerà a usare i furti come armi elettorali e le rapine come scomodi incidenti da nascondere, la vera insicurezza sarà quella di una classe politica incapace di coerenza e serietà.



