È stato un fine settimana intenso per le forze dell’ordine in provincia dell’Aquila, segnato da tre distinti episodi di violenza e tensione che hanno interessato il capoluogo e due importanti centri della Marsica. Dalla rissa con coltello nel cuore della città dell’Aquila, agli atti vandalici e alle liti durante la manifestazione “Cantine nella Roccia” a Tagliacozzo, fino ai controlli serrati nella movida di Sulmona, il tema della sicurezza pubblica torna al centro dell’attenzione.
Momenti di paura si sono vissuti ieri all’Aquila, nei pressi della Villa Comunale, dove un giovane egiziano di 21 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato con le accuse di rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio è avvenuto intorno alle 13, in una zona affollata per la 35ª edizione della Coppa Gran Sasso d’Italia.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il ragazzo si sarebbe prima scagliato contro un connazionale di 34 anni, ferendolo all’avambraccio con un taglierino durante una lite. Mentre il ferito veniva soccorso dal 118, l’aggressore tentava la fuga ma veniva rapidamente rintracciato e bloccato dai militari. Durante l’arresto, il giovane avrebbe opposto una violenta resistenza, colpendo i carabinieri prima di essere immobilizzato.
Il 21enne, identificato come I.E.S.M., residente a Canistro, è stato trasferito in carcere in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, assistito dall’avvocato Marco Ferrone del foro dell’Aquila.
La vittima, medicata e poi trasportata in ospedale, non è in pericolo di vita. L’aggressione, avvenuta nel pieno di un evento pubblico, ha suscitato forte preoccupazione tra i cittadini e i partecipanti alla manifestazione.
Le indagini dei carabinieri proseguono per chiarire le cause della lite, che potrebbe essere legata a un regolamento di conti.
Notte di tensione anche a Tagliacozzo, dove la tradizionale manifestazione autunnale “Cantine nella Roccia” si è trasformata, tra sabato e domenica, in teatro di violenze e atti di vandalismo.
Il fatto più grave ha riguardato una lite degenerata tra un uomo e una donna, entrambi originari di Guidonia. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe spinto la compagna facendola cadere rovinosamente lungo una scalinata, mentre teneva in braccio il loro bambino. La donna è stata soccorsa e trasportata all’ospedale di Avezzano, fortunatamente senza gravi conseguenze. L’uomo è stato invece fermato dai carabinieri e portato in caserma per essere ascoltato.
La serata è stata segnata anche da diversi casi di abuso di alcol e da episodi di vandalismo: cavi elettrici tranciati, cartelli divelti e strutture danneggiate lungo il percorso della festa.
Grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e alla collaborazione degli organizzatori, la giornata di domenica si è invece svolta in un clima più sereno, restituendo alla manifestazione il suo spirito originario di festa popolare.
A Sulmona, infine, è scattata l’offensiva preventiva delle forze dell’ordine nei luoghi della movida. Nella notte tra sabato e domenica, la stazione mobile dei carabinieri si è posizionata tra vico dei Sardi e via dei Sangro, aree recentemente al centro di episodi di risse e violenza.
I militari, guidati dal maggiore Toni Di Giosia, hanno identificato settanta persone, per lo più giovanissimi. L’operazione non ha avuto carattere repressivo ma di prevenzione, per garantire sicurezza e scoraggiare comportamenti violenti.
L’iniziativa rientra nel piano di presidio di prossimità disposto dal prefetto Giancarlo Di Vincenzo, in risposta all’aumento di episodi legati allo spaccio e alle risse, come la maxi zuffa dello scorso 5 ottobre, scoppiata per futili motivi e nella quale sarebbe stato persino usato un accendino come arma.
Le indagini sono ancora in corso e non si esclude l’emissione di provvedimenti come il Daspo urbano per alcuni dei protagonisti. Intanto, il sindaco di Sulmona, Luca Tirabassi, ha annunciato un incontro con le forze dell’ordine per definire ulteriori misure di sicurezza.
Un filo rosso: la sicurezza nei centri abruzzesi
I tre episodi, seppur diversi tra loro, mettono in luce una problematica comune: la necessità di rafforzare i controlli e la cultura del rispetto nelle aree pubbliche e durante gli eventi di aggregazione.
La pronta risposta delle forze dell’ordine ha evitato conseguenze più gravi, ma resta alta l’attenzione su fenomeni di microcriminalità, degrado e abuso di alcol che minano la serenità di comunità piccole ma vivaci come quelle della provincia dell’Aquila.



