AVEZZANO – Indignazione assoluta espressa dal consigliere Pd Domenico Di Berardino per o stato di degrado in cui versa la rotatoria su Via Cavalieri di Vittorio Veneto dedicata al’artista Pasquale Di Fabio. Uno stato talmente grave e indecoroso che, scrive Di Berardino, lo stesso artista potrebbe rigirarsi nella sua tomba. Di seguito la sua nota.
«Un esempio di degrado e noncuranza si evince dalle foto inviateci dal consigliere di opposizione Domenico Di Berardino. “In esse appare chiaro – scrive l’ex presidente del consiglio comunale – lo stato di abbandono delle aiuole, delle siepi, degli arbusti, a suo tempo messi a dimora nel giardino della rotonda, che si trova all’incrocio tra via Cavalieri di Vittorio Veneto e via Tirabassi, a nord della città.
La struttura è intitolata al noto artista avezzanese Pasquale Di Fabio e al centro del giardino campeggia una delle sue opere tra le più significative e apprezzate dalla critica specializzata.
La notizia nuda e cruda – prosegue Di Berardino – potrebbe sembrare scontata, una delle tante, che, dopo il letargo invernale dell’attuale Amministrazione, vengono segnalate agli uffici comunali, il problema è anche un altro, sempre dalle foto si nota che attaccati ai lampioni stilizzati e che fanno da ornamento e abbellimento della struttura, vi sono degli orrendi cartelloni pubblicitari che deturpano e rendono pacchiano un luogo dedicato ad un artista e alla sua arte, un angolo di storia e di cultura della città. Non a caso, infatti, nelle immediate vicinanze della “rotonda” si trovano altri luoghi in cui la cultura è di casa; il Teatro Comunale, l’auditorium e la biblioteca dell’Agenzia di Promozione Culturale, nonché alcuni istituti scolastici. Pasquale Di Fabio se fosse ancora in vita – conclude Di Berardino – avrebbe fatto ferro e fuoco, al cospetto di cotanta mancanza di rispetto per l’arte, e, conoscendo il suo carattere “fumantino”, non sarebbe affatto escluso che agli incauti profanatori non possa inviare tuoni e fulmini anche dall’aldilà.
Ma sia in città che nelle frazioni, il fenomeno della pubblicità selvaggia e incontrollata è ormai diventato cronico, come lo è la mancanza di controllo nella cura e nella manutenzione del verde pubblico.
L’amore per la natura e per l’arte rappresenta un importante biglietto da visita per qualsiasi amministrazione comunale, ma quella in carica, da quando si è insediata, ha solo pensato a mantenere e a distribuire poltrone e incarichi, mai privilegiando il “bene comune” e quello dei cittadini. Seguitando così Avezzano non avrà mai un futuro».