AVEZZANO – È arrivato questa mattina il racconto di una mamma, Serena Pietrantoni, avezzanese, che accompagnando i figli a scuola si è trovata di fronte a non poche difficoltà anche a camminare a piedi a causa del cosiddetto “gelicidio” avvenuto nel nostro territorio e di cui da parte della protezione civile era stato diramato lo stato di allerta. Non ci sentiamo di polemizzare, ahimè, ma di chiedere degli interventi atti a tutelare la sicurezza dei cittadini, si.
Era prevedibile il disagio di questa mattina, i fatti raccontano di numerosi incidenti automobilistici e cadute a piedi, forse sarebbe stata sufficiente un’ordinanza che prevedeva la chiusura delle scuole e degli uffici pubblici, per limitare i danni. A quanto pare c’è stato pure chi tra lo staff del sindaco di Avezzano, ha trovato il tempo per riuscire a fare dell’ironia e prodursi in spiritosaggini, del tutto fuori luogo a nostro avviso, sulla situazione che andava man mano fuori controllo. Situazione, vogliamo sottolinearlo, che ha provocato decine di cadute e incidenti stradali, con parecchie decine di persone costrette a far ricorso alle cure del 118 e dell’ospedale. Onestamente noi, che saremo tristi e anche fastidiosi grilli parlanti, non ci abbiamo trovato proprio nulla da ridere e scherzare.
«Le strade sono completamente coperte di ghiaccio e sui marciapiedi è impossibile camminare perché la presenza di neve e acqua ghiacciata è ancora più massiccia. – esordisce così il racconto di Serena, che continua –. Lungo la strada che porta all’asilo di via Salto ho visto cadere persone come birilli; chi era diretto all’ospedale di via Monte Velino e chi, come me, cercava di raggiungere l’asilo.
Una signora è caduta rovinosamente davanti ai miei occhi e mia figlia è scivolata all’indietro sfiorando di un centimetro il bordo del marciapiede con la testa. Fortunatamente non è successo nulla, ma poteva essere molto pericoloso. Una volta entrata dentro l’asilo ho appreso dalla maestra di mia figlia e dal personale ausiliario che sono cadute anche due maestre mentre raggiungevano il posto di lavoro.
Ho contattato il Comune di Avezzano e ho cercato di parlare con l’ingegnere Di Fabio il quale sembrerebbe (e uso volutamente il condizionale) impegnato a far fronte al disagio. Ho parlato con un suo collaboratore che mi ha dato un ulteriore numero di telefono da contattare, in quanto non responsabile. Contattato questo ennesimo numero di telefono mi è stato detto che non si poteva prevedere il disagio di questa mattina e che erano a lavoro dieci squadre che hanno iniziato dalla periferia…ecco perché le scuole del centro erano in queste condizioni. Dopotutto, secondo il Comune, non è possibile contemporaneamente risolvere il problema ovunque. Certamente! Quando io ho detto che, proprio per questo motivo, sarebbe stato opportuno fare un’ordinanza di chiusura, mi è stato risposto che quella la deve fare il sindaco e non l’ha voluta fare.
Ora, mi sembra assurdo tutto questo, inaccettabile! Forse potrebbero dotare le scuole di sale in modo da far fronte alle emergenze improvvise o inventarsi qualcosa… altrimenti si chiude. E comunque vorrei tanto dire all’ingegnere Di Fabio, se mai mi risponderà, che il “suo” piano neve non ha funzionato neanche quando qualche settimana fa ha nevicato. Neanche le vie principali sono state liberate. E quella nevicata era prevedibile, perché gli spazzaneve sull’autostrada passavano già la sera prima che ha iniziato a nevicare, quando era ancora tutto pulito. I cittadini devono potersi fidare della propria amministrazione comunale, invece fino ad ora è esattamente il contrario, su tutti i fronti. E non ho nulla contro nessuno, il mio non è un discorso politico, è un discorso umano, di sicurezza. Vengono pagati per svolgere il loro lavoro, non per prendere in giro le persone con risposte sterili e senza senso.
Sono appena riuscita a parlare con la scuola media “C. Corradini”, dove mio figlio frequenta la prima classe ed ho appreso dalla segreteria che diversi collaboratori amministrativi sono caduti e diversi aspettano di essere accompagnati al pronto soccorso. Insieme a loro tanti bambini sono scivolati tra cui anche mio figlio. Per fortuna, anche in questo caso, non è successo nulla di grave. Ma questa mattina due dei mie tre figli sono caduti e potevano farsi male. La situazione, quindi, è disastrosa su tutte le scuole e su tutte le strade della città».
Ai posteri l’ardua sentenza, noi aspettiamo solo fiduciosi che qualcuno ci dia delle risposte e, affidandoci al tempo, restiamo in attesa ricordando, però, che ci troviamo solo a metà gennaio… L’inverno, dalle nostre parti, si sa, dura a lungo!