AVEZZANO – Lunedì 21 ottobre, alle ore 21, al Teatro dei Marsi il sipario si alzerà per la prima rappresentazione della stagione di prosa 2019/2020. Il primo dei dieci spettacoli del ricco cartellone allestito anche quest’anno dall’attore Lino Guanciale, direttore artistico dell’Ufficio teatro del Comune di Avezzano, è L’Arminuta, la riduzione in scena del romanzo di Donatella Di Pietrantonio, libro vincitore del Premio Campiello.
dal romanzo di Donatella Di Pietrantonio
riduzione per la scena di Giacomo Vallozza
regia Lucrezia Guidone
coordinamento artistico Alessandro Businaro
scena Gregorio Zurla
sound designer Dario Felli
luci Pamela Cantatore
assistente alla regia Bianca Mei
foto di scena Fabio Lovino
con Lucrezia Guidone e Beatrice VecchioneIl Teatro Stabile d’Abruzzo investe sul talento con questa nuova produzione che parte
dal meraviglioso romanzo di Donatella Di Pietrantonio vincitore del Premio
Campiello e ridotto per la scena da Giacomo Vallozza. Protagonista Lucrezia
Guidone, una delle attrici più interessanti della scena italiana, di origine abruzzese,
lanciata da Luca Ronconi, premio Ubu nel 2012 come attrice under 30, premio
Maschere del Teatro Italiano, Premio Duse, Premio Flaiano, Premio La Repubblica
“Giovane talento”.
“L’arminuta”, una storia che parla di vita, di appartenenza, di amori e di rabbia in un
Abruzzo poco conosciuto, ruvido e vero.
In prima persona la giovane protagonista narra, seguendo un articolato filo
cronologico, con un linguaggio asciutto e intensamente espressivo, la sua insolita
storia. Lei è l’arminuta, la ritornata, colei che da una vita di città, che ha sempre
creduto la sua, si trova a tornare nel paesello d’origine alla sua famiglia naturale.
Deve così ad affrontare una vita aspra, in un ambiente povero ed estraneo se non
ostile. Solo la sorella Adriana, di poco più piccola, il fratello grande Vincenzo e il
piccolo Giuseppe si distinguono, in modi diversi, in questa famiglia disordinata e
confusa, e con loro la tredicenne — di cui non viene mai specificato il nome e che è
individuata solo con il soprannome — riesce a stabilire relazioni. Particolarmente
difficile è il rapporto con la madre, anch’essa senza nome, posta a confronto con
l’altra madre, quella adottiva, emblema di affetto, cura e protezione. Lei non sa i
motivi di questo trasferimento che le segna l’esistenza, tutti sanno ma a lei non hanno
detto, perciò mentre narra “L’arminuta” cerca risposta al suo perché dell’abbandono.
AVEZZANO – Lunedì 21 ottobre, alle ore 21, al Teatro dei Marsi il sipario si alzerà per la prima rappresentazione della stagione di prosa 2019/2020. Il primo dei dieci spettacoli del ricco cartellone allestito anche quest’anno dall’attore Lino Guanciale, direttore artistico dell’Ufficio teatro del Comune di Avezzano, è L’Arminuta, la riduzione in scena del romanzo di Donatella Di Pietrantonio, libro vincitore del Premio Campiello.
dal romanzo di Donatella Di Pietrantonio
riduzione per la scena di Giacomo Vallozza
regia Lucrezia Guidone
coordinamento artistico Alessandro Businaro
scena Gregorio Zurla
sound designer Dario Felli
luci Pamela Cantatore
assistente alla regia Bianca Mei
foto di scena Fabio Lovino
con Lucrezia Guidone e Beatrice VecchioneIl Teatro Stabile d’Abruzzo investe sul talento con questa nuova produzione che parte
dal meraviglioso romanzo di Donatella Di Pietrantonio vincitore del Premio
Campiello e ridotto per la scena da Giacomo Vallozza. Protagonista Lucrezia
Guidone, una delle attrici più interessanti della scena italiana, di origine abruzzese,
lanciata da Luca Ronconi, premio Ubu nel 2012 come attrice under 30, premio
Maschere del Teatro Italiano, Premio Duse, Premio Flaiano, Premio La Repubblica
“Giovane talento”.
“L’arminuta”, una storia che parla di vita, di appartenenza, di amori e di rabbia in un
Abruzzo poco conosciuto, ruvido e vero.
In prima persona la giovane protagonista narra, seguendo un articolato filo
cronologico, con un linguaggio asciutto e intensamente espressivo, la sua insolita
storia. Lei è l’arminuta, la ritornata, colei che da una vita di città, che ha sempre
creduto la sua, si trova a tornare nel paesello d’origine alla sua famiglia naturale.
Deve così ad affrontare una vita aspra, in un ambiente povero ed estraneo se non
ostile. Solo la sorella Adriana, di poco più piccola, il fratello grande Vincenzo e il
piccolo Giuseppe si distinguono, in modi diversi, in questa famiglia disordinata e
confusa, e con loro la tredicenne — di cui non viene mai specificato il nome e che è
individuata solo con il soprannome — riesce a stabilire relazioni. Particolarmente
difficile è il rapporto con la madre, anch’essa senza nome, posta a confronto con
l’altra madre, quella adottiva, emblema di affetto, cura e protezione. Lei non sa i
motivi di questo trasferimento che le segna l’esistenza, tutti sanno ma a lei non hanno
detto, perciò mentre narra “L’arminuta” cerca risposta al suo perché dell’abbandono.
AVEZZANO – Lunedì 21 ottobre, alle ore 21, al Teatro dei Marsi il sipario si alzerà per la prima rappresentazione della stagione di prosa 2019/2020. Il primo dei dieci spettacoli del ricco cartellone allestito anche quest’anno dall’attore Lino Guanciale, direttore artistico dell’Ufficio teatro del Comune di Avezzano, è L’Arminuta, la riduzione in scena del romanzo di Donatella Di Pietrantonio, libro vincitore del Premio Campiello.
dal romanzo di Donatella Di Pietrantonio
riduzione per la scena di Giacomo Vallozza
regia Lucrezia Guidone
coordinamento artistico Alessandro Businaro
scena Gregorio Zurla
sound designer Dario Felli
luci Pamela Cantatore
assistente alla regia Bianca Mei
foto di scena Fabio Lovino
con Lucrezia Guidone e Beatrice VecchioneIl Teatro Stabile d’Abruzzo investe sul talento con questa nuova produzione che parte
dal meraviglioso romanzo di Donatella Di Pietrantonio vincitore del Premio
Campiello e ridotto per la scena da Giacomo Vallozza. Protagonista Lucrezia
Guidone, una delle attrici più interessanti della scena italiana, di origine abruzzese,
lanciata da Luca Ronconi, premio Ubu nel 2012 come attrice under 30, premio
Maschere del Teatro Italiano, Premio Duse, Premio Flaiano, Premio La Repubblica
“Giovane talento”.
“L’arminuta”, una storia che parla di vita, di appartenenza, di amori e di rabbia in un
Abruzzo poco conosciuto, ruvido e vero.
In prima persona la giovane protagonista narra, seguendo un articolato filo
cronologico, con un linguaggio asciutto e intensamente espressivo, la sua insolita
storia. Lei è l’arminuta, la ritornata, colei che da una vita di città, che ha sempre
creduto la sua, si trova a tornare nel paesello d’origine alla sua famiglia naturale.
Deve così ad affrontare una vita aspra, in un ambiente povero ed estraneo se non
ostile. Solo la sorella Adriana, di poco più piccola, il fratello grande Vincenzo e il
piccolo Giuseppe si distinguono, in modi diversi, in questa famiglia disordinata e
confusa, e con loro la tredicenne — di cui non viene mai specificato il nome e che è
individuata solo con il soprannome — riesce a stabilire relazioni. Particolarmente
difficile è il rapporto con la madre, anch’essa senza nome, posta a confronto con
l’altra madre, quella adottiva, emblema di affetto, cura e protezione. Lei non sa i
motivi di questo trasferimento che le segna l’esistenza, tutti sanno ma a lei non hanno
detto, perciò mentre narra “L’arminuta” cerca risposta al suo perché dell’abbandono.
AVEZZANO – Lunedì 21 ottobre, alle ore 21, al Teatro dei Marsi il sipario si alzerà per la prima rappresentazione della stagione di prosa 2019/2020. Il primo dei dieci spettacoli del ricco cartellone allestito anche quest’anno dall’attore Lino Guanciale, direttore artistico dell’Ufficio teatro del Comune di Avezzano, è L’Arminuta, la riduzione in scena del romanzo di Donatella Di Pietrantonio, libro vincitore del Premio Campiello.
dal romanzo di Donatella Di Pietrantonio
riduzione per la scena di Giacomo Vallozza
regia Lucrezia Guidone
coordinamento artistico Alessandro Businaro
scena Gregorio Zurla
sound designer Dario Felli
luci Pamela Cantatore
assistente alla regia Bianca Mei
foto di scena Fabio Lovino
con Lucrezia Guidone e Beatrice VecchioneIl Teatro Stabile d’Abruzzo investe sul talento con questa nuova produzione che parte
dal meraviglioso romanzo di Donatella Di Pietrantonio vincitore del Premio
Campiello e ridotto per la scena da Giacomo Vallozza. Protagonista Lucrezia
Guidone, una delle attrici più interessanti della scena italiana, di origine abruzzese,
lanciata da Luca Ronconi, premio Ubu nel 2012 come attrice under 30, premio
Maschere del Teatro Italiano, Premio Duse, Premio Flaiano, Premio La Repubblica
“Giovane talento”.
“L’arminuta”, una storia che parla di vita, di appartenenza, di amori e di rabbia in un
Abruzzo poco conosciuto, ruvido e vero.
In prima persona la giovane protagonista narra, seguendo un articolato filo
cronologico, con un linguaggio asciutto e intensamente espressivo, la sua insolita
storia. Lei è l’arminuta, la ritornata, colei che da una vita di città, che ha sempre
creduto la sua, si trova a tornare nel paesello d’origine alla sua famiglia naturale.
Deve così ad affrontare una vita aspra, in un ambiente povero ed estraneo se non
ostile. Solo la sorella Adriana, di poco più piccola, il fratello grande Vincenzo e il
piccolo Giuseppe si distinguono, in modi diversi, in questa famiglia disordinata e
confusa, e con loro la tredicenne — di cui non viene mai specificato il nome e che è
individuata solo con il soprannome — riesce a stabilire relazioni. Particolarmente
difficile è il rapporto con la madre, anch’essa senza nome, posta a confronto con
l’altra madre, quella adottiva, emblema di affetto, cura e protezione. Lei non sa i
motivi di questo trasferimento che le segna l’esistenza, tutti sanno ma a lei non hanno
detto, perciò mentre narra “L’arminuta” cerca risposta al suo perché dell’abbandono.