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350 LAVORATORI E LAVORATRICI SOMMINISTRATI ASL1: QUALE FUTURO?

Redazione di Redazione
7 Marzo 2020
in Salute
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SULMONA – “Abbiamo appreso con piacere, dopo tanti anni, dell’indizione di bandi di concorso da parte della asl 1 L’Aquila Avezzano Sulmona per l’assunzione definitiva di 107 infermieri e 53 amministrativi, e per l’assunzione di 82 ooss. Sempre con piacere, abbiamo constatato che è stata accolta, in maniera parziale, una delle richieste emerse nelle assemblee svolte, negli ultimi giorni, dai lavoratori e lavoratrici in somministrazione nella asl 1, nei presidi ospedalieri e negli uffici amministrativi delle sedi di L’Aquila Avezzano e Sulmona, cioè il riconoscimento di un punteggio per gli anni di servizio svolti anche ai somministrati.

Ricordiamo che attualmente sono occupati in questa azienda sanitaria in somministrazione 200 infermieri, 100 ooss e 50 amministrativi. Tutti i lavoratori e le lavoratrici in somministrazione sono occupati, alcuni da più di un decennio, non per sostituire personale assente o per emergenze ma sono stati utilizzati per sopperire le carenze strutturali, createsi nel corso degli anni dal blocco del turn over.

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Alla luce di tutto questo, e alla luce della delibera di aggiudicazione da parte dell’agenzia per il lavoro Orienta spa, per 4 anni, dell’appalto di fornitura di personale sanitario e amministrativo del maggio 2019, ci poniamo e poniamo alcune domande all’assessore regionale alla Sanità e alla direzione generale della asl 1:

l’urgenza del bando è stata necessaria per aumentare il personale sanitario per fronteggiare l’epidemia che attualmente sta interessando la nostra nazione? Oppure vi è l’urgenza di sostituire quello attualmente occupato a tempo determinato?
Viste anche le dichiarazioni dei presidenti dell’associazioni degli infermieri regionali che lamentano una carenza di circa 2000 infermieri (quindi oltre quelli già occupati), perché non si è indetto il concorso per coprire definitivamente i fabbisogni? Cosi da dare maggiori chance anche ai lavoratori e lavoratrici, del territorio, in somministrazione che in questi anni hanno garantito e mantenuto in piedi un servizio essenziale come quello sanitario.

Il punteggio riconosciuto per anzianità di servizio è riservato a quelli che hanno prestato servizio presso la asl 1 oppure tale riconoscimento è esteso a tutti i servizi svolti, dalle lavoratrici e lavoratori, di tutto il territorio nazionale ed estero sia nel pubblico che nel privato?
Il 50 per cento della riserva dei posti messa in bando, vale per i tempi determinati che hanno svolto servizio e anche per i somministrati?
Perché, invece di attivare avvisi pubblici per contratti a tempo determinato in attesa dell’espletamento del concorso e delle successive assunzioni a tempo indeterminato, non si garantisce la continuità occupazionale ai 350 lavoratori e lavoratrici attualmente occupati?

Crediamo che il territorio della provincia di L’Aquila, già martoriato dalla perdita occupazionale derivante dalle crisi industriali e dai terremoti che si sono susseguiti nell’ultimo decennio, non si possa permettere il lusso di perdere altra occupazione. Pertanto, chiediamo un incontro urgente sia all’assessore regionale sia alla direzione generale della asl 1 per trovare insieme la soluzione per evitare tale prospettiva. Cogliamo l’occasione per inviare un ringraziamento a tutto il personale sanitario, diretto e indiretto, per il lavoro e i sacrifici a cui sono sottoposti in questo momento di crisi epidemiologica che il nostro paese sta attraversando.“

Maurizio Sacchetta

Segretario Generale Uiltemp Abruzzo

[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]

 

 

Tags: Asl 1assessore regionale alla SanitàAvezzanoL'Aquilapersonale sanitarioSulmona
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