di Piero Carducci (economista)
AVEZZANO – L’emergenza sanitaria, particolarmente grave nella Marsica anche per le evidenti carenze della ASL1, domina ovviamente il dibattito pubblico, assorbe e travolge ogni altra considerazione. Eppure dobbiamo necessariamente affrontare un altro argomento vitale, prima di esserne travolti: la crisi economica. E dobbiamo farlo soprattutto ad Avezzano: il grigio periodo del commissariamento si è sommato alla recessione determinata dalla pandemia. Rimettere in moto l’economia locale per superare una crisi ulteriormente aggravata dalla pandemia Covid-19, è la grande sfida che deve affrontare il Sindaco Di Pangrazio.
L’area della Marsica sta subendo una recessione di particolare gravità, con una caduta maggiore alla media regionale della produzione, degli investimenti, dei consumi delle famiglie e dei livelli occupazionali. Comune e istituzioni, imprese e sindacati, politica e società civile devono saper costruire insieme e subito un’alleanza, ed una convincente proposta, per fare della Marsica esempio della ripartenza civile ed economica. Ruolo precipuo dei sindaci è quello di fare da catalizzatori per mobilitare ogni possibile risorsa, di varia fonte (UE, Stato, Regione) per realizzare progetti realistici e rilevanti di sviluppo.
Ma per fare progetti occorre tempo, per tirare risorse pure, per ottenere risorse europee ne occorre poi troppo, ed il tempo s’è fatto breve. Occorre uno schock immediato per rimettere in giro liquidità e riavviare il sistema, e fondamentale in questo senso è il rilancio del settore immobiliare grazie al Superbonus 110% e al Sismabonus. Chi esegue una ristrutturazione edilizia, grazie a questo importante incentivo, può contare su una detrazione del 110% delle spese sostenute per gli interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici e che riducono il rischio sismico.
Rimettere in moto l’edilizia significa fare una città più bella e vivibile, e significa rimettere in moto l’intera economia.
Il Comune di Avezzano deve pertanto considerare il “Superbonus” quale misura principe per la ripresa economica della città e dell’intero comprensorio. Occorre dare corso al “Programma di mandato” ed istituire rapidamente una task force permanente, con lo scopo di velocizzare e snellire le procedure, con il coinvolgimento del Comune, degli ordini professionali e delle associazioni di categoria, per agevolare l’utilizzo degli incentivi. Gli investimenti che il Sismabonus può mettere in atto possono essere veramente di grande rilevanza: un euro investito nell’edilizia genera sul sistema economico una ricaduta positiva di quattro euro, distribuiti tra il settore delle costruzioni e l’indotto. Secondo le stime del Cresme, inoltre, ogni 10 milioni di euro investiti nella Marsica genererà unn incremento del prodotto interno lordo di 40 milioni di euro e un incremento dell’occupazione media di circa mille unità per tutta la durata dell’investimento. Si tratta di numero rilevanti, essenziali per la crescita e per contrastare la recessione indotta dalla pandemia.
La velocità dell’Amministrazione Comunale nell’informare correttamente i cittadini e rilasciare la documentazione ai tecnici incaricati costituirà, evidentemente, fattore cruciale di vantaggio per le imprese che dovranno intervenire sul patrimonio edilizio cittadino. Si potrà così innescare un circolo virtuoso che porterà ad una forte ripresa del settore edilizio, entrate per le casse comunali per via di Bucalossi e Tosap, sviluppo socio-economico per tutto il territorio grazie al rilevante effetto moltiplicatore degli investimenti. Questa iniziativa avrà in definitiva effetti positivi su tutto il contesto economico locale e produrrà un cambiamento culturale profondo nonché una nuova sensibilità nei confronti dell’efficienza energetica e delle norme antisismiche, con la conseguenza di avere non solo un maggior benessere, ma pure edifici più sicuri, più moderni e più efficienti dal punto di vista energetico.