• Pubblicità
  • Contatti
venerdì, 16 Maggio 2025
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Marsica-Web | il giornale online
Pubblicità
ANNUNCIO PUBBLICITARIO
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
    • Regione Abruzzo
  • Salute
  • Sport
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
    • Regione Abruzzo
  • Salute
  • Sport
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Marsica-Web | il giornale online
Home Attualità

GIORNO DEL RICORDO, PARLA UN TESTIMONE DELL’ISTRIA: “TRA NAZISTI E TITINI FU UNA STRAGE DEGLI INNOCENTI”

Redazione di Redazione
10 Febbraio 2021
in Attualità
A A
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su WhatsAppCondividi su Telegram

Roma – Nel 1945, aveva soli 7 anni Teodoro Lorenzin. Aveva perso il padre nel 40 e viveva con la madre a Pola, nel Medolino, punta dell’Istria. Di quegli anni, pur essendo solo un bambino, Teodoro rammenta la paura. Il senso del terrore. Oggi, 10 febbraio 2021, a distanza di molti anni, quei giorni drammatici sono un ricordo vivo che ancora hanno da insegnare quanta atrocità era manifesta nei regimi totalitaristi. Prima le stragi e la violenza del nazismo. Poi l’orrore del comunismo di Tito. Vicino la dimora di Teodoro, c’era la foiba di Pisino. Lì sono stati ritrovati un centinaio di morti.

ce7aab51 d2fe 47c9 a8e0 4c6b06de92da

Leggi anche

AVEZZANO, LA RACCOLTA DIFFERENZIATA A PORTATA DI MANO CON LA NUOVA APP DEL CITTADINO DI TEKNEKO

IL LAGO FUCINO, TRA LEGGENDA E STORIA, INCANTA SEMPRE LE GENERAZIONI MARSE

Quali sono ad oggi le immagini impresse delle stragi delle foibe?
Ricordo chiaramente quando i soldati comunisti venivano di notte. Prendevano la gente, o meglio prendevano solo gli italiani e i filo italiani. Quel periodo, essere italiano significava essere fascista. Coloro che venivano catturati, non avevano nessuna colpa. Non erano fascisti. Non erano partigiani. L’unica pecca era quella di essere italiani. Venivano presi e buttati nelle foibe.  

Anche bambini? Sì. Ero a conoscenza di una famiglia che portava il mio stesso cognome. Padre, madre e figlio di 16 anni furono coinvolti e uccisi.

Orrore che avevi vissuto anche con il nazismo? Esattamente. A causa dei bombardamenti che avvenivano a Fola, fummo costretti a nasconderci nel paese più vicino, dove c’erano diversi partigiani. Proprio per questo, ricordo quando, sempre di notte, vennero tedeschi e repubblichini e fecero un rastrellamento del paese per trovare dei partigiani. Presero tutte le donne giovani, le portarono in piazza, per incutere timore e minacciarle, nel caso nascondessero partigiani. Davanti ai loro occhi, bruciarono alcune case. Un’abitazione era proprio quella dei miei vicini. Poi le lasciarono andarle via.

E poi? Dopo la guerra, siamo rimasti a Pola. Quando nel settembre, la zona fu annessa alla Iugoslavia, si poteva scegliere se diventare cittadini slavi e italiani. All’inizio erano tutti istriani. Per chi diventava slavo, cambiava anche il nome italiano che veniva slavizzato nella grafia. Sulla lingua non c’erano problemi, perché parlavamo tutti entrambi le lingue. Quando vennero i titini, frequentavo scuole croate. In ogni caso, se decidevi di rimanere cittadino italiano, dovevi andare via.

Come sei fuggito da lì? A marzo del ’48, abbiamo fatto la domanda per la cittadinanza italiana e abbiamo avuto un mese di tempo per andare via. Dopo la morte di mio padre, mia madre si era risposata con un toscano. Sono stato fortunato, perché ho avuto la fortuna di andare a casa del mio patrigno.

Per gli altri invece? La maggioranza delle persone nell’estate del 47 fuggì da Pola verso un campo profughi e rimase lì per anni. Era un clima troppo difficile per gli italiani per vivere.

 

Tags: comunismoFOIBEISTRIALorenzinNazismostragi
Redazione

Redazione

La redazione di MarsicaWeb mette l’informazione libera al primo posto, senza alcun compromesso.

Leggi anche

APRE AD AVEZZANO “GOOSTO”: IL NUOVO LOCALE TRA PINSA, HAMBURGER E PIADINE — INAUGURAZIONE IL 15 MAGGIO

APRE AD AVEZZANO “GOOSTO”: IL NUOVO LOCALE TRA PINSA, HAMBURGER E PIADINE — INAUGURAZIONE IL 15 MAGGIO

14 Maggio 2025
NON VIETARE L’UTILIZZO DEL CELLULARE IN CLASSE, MA EDUCARE I GIOVANI AD UN SUO UTILIZZO CONSAPEVOLE E RESPONSABILE

NON VIETARE L’UTILIZZO DEL CELLULARE IN CLASSE, MA EDUCARE I GIOVANI AD UN SUO UTILIZZO CONSAPEVOLE E RESPONSABILE

14 Maggio 2025
Articolo successivo

TAGLIACOZZO COMMEMORA LE VITTIME DELLE FOIBE E L’EROICO QUESTORE DI FIUME GIOVANNI PALATUCCI (FOTO)

ANNUNCIO PUBBLICITARIO
ANNUNCIO PUBBLICITARIO
  • Pubblicità
  • Normativa fact-checking e deontologia
  • Privacy Policy
  • Contatti
Scrivici: redazione@marsica-web.it

© 2023 Marsica Editoriale Srls | P.Iva 02049450667 | Reg. Tribunale di Avezzano 93/2018 | Direttore Responsabile: Germanico Patrelli

Bentornato!

Accedi al tuo account

Password Dimenticata?

Recuperare la password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo e-mail per reimpostare la password.

Accedi

Add New Playlist

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Salute
  • Sport

© 2023 Marsica Editoriale Srls | P.Iva 02049450667 | Reg. Tribunale di Avezzano 93/2018 | Direttore Responsabile: Germanico Patrelli